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HarmonyOS: il nuovo OS universale?

HarmonyOS: Huawei ha presentato il suo nuovo sistema operativo, ma si tratta veramente di una piattaforma in grado di sostituire Android?
HarmonyOS: il nuovo OS universale?
HarmonyOS: Huawei ha presentato il suo nuovo sistema operativo, ma si tratta veramente di una piattaforma in grado di sostituire Android?
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In queste settimane il colosso cinese Huawei ha presentato ufficialmente, durante l'Huawei Developer Conference 2019, il progetto HarmonyOS. Si tratta del nuovo sistema operativo modulare open source che dovrebbe diventare il nuovo concorrente di Android. L'azienda di Shenzhen ha annunciato che HarmonyOS sarà disponibile per device mobile, dispositivi IoT e Smart TV.

Tale progetto sarebbe rimasto in cantiere per circa 2 anni, ma dopo l'inizio della guerra commerciale tra USA e Cina la dirigenza della compagnia avrebbe deciso di dirottare maggiori risorse sulla sua implementazione.

A causa dello scontro politico tra Washington e Pechino a metà maggio Google decise di porre fine alla sua partnership con Huawei riguardo ad Android e ai servizi forniti dal network di Mountain View, allineandosi di conseguenza alle decisioni dell’amministrazione Trump. Con tale mossa Big G ha di fatto impedendo all'azienda cinese di sfruttare la versione commerciale del suo sistema operativo, quella che fornisce oltre alla piattaforma di base anche i vari servizi e applicativi proprietari.

Lo stesso HarmonyOS non potrà includere al suo interno i servizi Google. Questo progetto è quindi nato per rendere l'azienda di Shenzhen indipendente dalle decisioni di Mountain View, anche se probabilmente non nel prossimo futuro non potrà rappresentare un'alternativa completa al Robottino Verde.

HarmonyOS punta ad essere più un alter ego di Fuchsia OS, cioè un sistema con il quale sperimentare novità e idee che potranno poi essere sfruttate sui vari prodotti e servizi di Huawei.

Con lo sviluppo di HarmonyOS potrebbe però emergere un ecosistema di applicativi dotati di funzionalità simili a quelle delle App di Google.

HarmonyOS rientra quindi in una strategia volta a limitare i danni del ban subito. Tuttavia l’impossibilità di preinstallare le applicazioni di Big G all’interno delle proprie ROM, e in HarmonyOS , sarà un elemento invalidante, sopratutto in Occidente.

Nel mercato occidentale le applicazioni dell’azienda di Mountain View sono una componente "core" dell’esperienza Android, a cui gli utenti non sono disposti a rinunciare.

L'unico mercato in cui Huawei può muoversi con relativa tranquillità è quello cinese, dove i servizi Google sono stati praticamente banditi dal governo di Pechino. Gli utenti cinesi sono abituati da sempre a soluzioni alternative ed è proprio grazie a tale elemento che Huawei potrebbe riuscire nel suo intento di svincolarsi sempre di più da Android nei prossimi decenni.

Via Cnet

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