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Microsoft-Novell, una finestra virtuale per fare affacciare il pinguino

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A due anni e mezzo di distanza dallo storico accordo tra Microsoft e Novell, le due aziende proseguono nel loro cammino di cooperazione, l'una felice di aver trovato un partner stabile nel mondo del software open source, l'altra intenzionata a mantenere questo rapporto e sfruttarne al massimo le possibilità .

Per mostrarci la bontà  di questo accordo, le due società  hanno organizzato in giro per l'Italia (e non solo) la serie di conferenze Interop Ability: il nome sottolinea chiaramente la volontà  di entrambi i vendor di rendere possibile ed efficiente l'interazione tra i due mondi.

Arrivato alla conferenza in anticipo, ho la possibilità  di dare uno sguardo alla brochure prima che inizi il talk. Gran parte di quello che verrà  presentato ruota attorno ai passi in avanti fatti nel campo della virtualizzazione e per tastare il terreno scorro velocemente i fogli alla ricerca dei nomi più ricorrenti: troviamo ovviamente Windows Server 2008, Hyper-V, SuSE Linux e, con un foglio dedicato tutto a lei, anche Red Hat: "Come migrare da RHEL" a Suse Linux, prevedibile, vista la concorrenza tra l'azienda del cappello rosso e la mamma di Netware.

Come avrà modo di scoprire poi nel corso della conferenza, Novell offre una subscription che prevede, nel caso si decida di migrare i propri server RHEL a SLES, il supporto (per due anni) anche alle macchine Red Hat. Il tutto finanziato parzialmente da Microsoft.

Alle 10.30, in perfetto orario, comincia la conferenza. Il primo a prendere la parola è Pierpaolo Boccadamo, Direttore della Strategia di Piattaforma di Microsoft Italia: dopo aver fatto gli onori di casa, passa subito alla presentazione delle persone che si alterneranno sul palco durante la mattinata. Oltre al già  citato Boccadamo sono presenti anche Andrea Rossi (Country Manager di Novell Italia), Rob Sellers (Managing Director for Strategic Partnerships in the Intellectual Property & Licensing group di Microsoft Corporation) e rappresentanti "tecnici" di entrambe le società .

La mattina passa veloce, incentrata sui frutti della collaborazione tra Microsoft e Novell nel campo della virtualizzazione: viene dato ampio spazio soprattutto alle soluzioni di MS, mostrandone i molteplici utilizzi possibili, dalla virtualizzazione delle applicazioni a quella dei server (Hyper-V), senza dimenticare quella dei desktop e del layer di presentazione. Ci viene spiegato che il prossimo passo (già  iniziato) della collaborazione riguarderà  i sistemi di gestione delle identità  / directory service, campo molto più complesso e sfaccettato di quello della virtualizzazione.

Novell-Microsoft Interop Ability

Il protagonista indiscusso dell'evento è stato sicuramente Hyper-V, l'hypervisor bare-metal di Microsoft che, grazie agli sforzi congiunti, garantisce ora il supporto completo a sistemi guest basati su Suse Linux 10. Il frutto più gustoso di questa collaborazione è proprio questo: la certezza di poter virtualizzare SLES si macchine Windows Server 2008 e, viceversa, server Win2k8 su sistemi Suse Linux Enterprise Server (grazie a Xen), con la certezza che in caso di problemi le due aziende non si laveranno le mani ma lavoreranno congiuntamente per risolvere la situazione.

Trova il suo spazio anche il confronto con le altre soluzioni per la virtualizzazione: se l'approccio di VMWare è, secondo Microsoft e Novell, destinato a cambiare (offrire l'hypervisor ormai non basta più, bisogna offrire strumenti di gestione come Microsoft System Center Virtual Machine Manager o PlateSpin), il recente patto del colosso di Redmond con Red Hat viene comunque ridimensionato. L'azienda del cappello rosso e Microsoft certificheranno i propri sistemi operativi per le soluzioni di virtualizzazione del concorrente ma non ci sarà  nessun tipo di collaborazione tecnologica (ottimizzazioni, per esempio), a differenza di quanto avviene con Novell. Red Hat inoltre non è la prima ad iscriversi al programma di certificazione di Microsoft.

Il messaggio che si è voluto far passare durante tutta la presentazione è molto chiaro: Microsoft e Novell si sono accordate per venire incontro alle esigenze di clienti che, nella stragrande maggioranza dei casi, si trovano a dover gestire data center eterogenei in cui sono presenti in proporzioni varie macchine Windows e Linux. Passato il periodo in cui Linux veniva visto come un cancro, Microsoft sembra aver compreso che il simpatico pinguino è qui per restare e Novell, dal canto suo, ha accettato il fatto di non poter eliminare Windows dal mercato.

Chi potrebbe trarre vantaggio da questa presa di posizione sono gli utenti e soprattutto gli sviluppatori, visto che la cooperazione tra le diverse piattaforme promette maggior integrazione anche di API e strumenti di sviluppo.

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