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App Store: basta con i template commerciali e gli App generator

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Da diverso tempo la Casa di Cupertino è impegnata in un'opera di pulizia dell'App Store con lo scopo di eliminare applicazioni duplicate (cioè cloni di altre App con le medesime caratteristiche) e titoli spam. Ora, stando alle notizie più recenti, Apple avrebbe deciso di inasprire i controlli sul market place colpendo in particolare le applicazioni realizzate sulla base di template o create tramite servizi per l'App generation.

La Mela Morsicata avrebbe già provveduto a segnalare questa nuova strategia agli sviluppatori interessati, informando le software house che qualsiasi altra App che dovesse presentare tali caratteristiche verrà rifiutata e non verrà quindi pubblicata all'interno dell'App Store. Si hanno invece meno notizie riguardo a quello che sarà il destino delle applicazioni già distribuite, ma sembrerebbe che per queste ultime sia ancora possibile il rilascio di aggiornamenti.

La deadline per l'introduzione delle nuove, e più restrittive, policy sarebbe stata già stabilita per il primo gennaio del prossimo anno (in pratica tra poco più di una decina di giorni). L'industria più coinvolta da questo giro di vite potrebbe essere quella dell'alimentazione, soprattutto in riferimento alla ristorazione, che soprattutto negli Stati Uniti sfrutta ampiamente template commerciali preconfezionati e piattaforme per l'App Building.

L'utilizzo di tali servizi è perfettamente legittimo, e lo è stato anche per Apple fino a poco tempo fa, e tale decisione potrebbe andare a danno di piccole iniziative che non dispongono di budget elevati. Appare però chiara l'intenzione da parte di Cupertino di incentivare la creazione di applicazioni basate sulla programmazione Swift.

E' quindi probabile che nel prossimo futuro le piattaforme che offrono template o soluzioni per la generazione di App siano destinate a perdere l'importante quota di mercato rappresentata dall'ecosistema Apple. Curiosamente tra queste ultime ve ne sarebbero state alcune, tra cui l'ordering system ChowNow, citati dalla stessa Mela Morsicata come esempi di buone pratiche nell'utilizzo dei servizi Apple.

Via Sarah Perez

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