Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Ubuntu 18.10 "Cosmic Cuttlefish": ecco le nuove feature

Tutte le novità di Ubuntu 18.10 "Cosmic Cuttlefish".
Ubuntu 18.10
Tutte le novità di Ubuntu 18.10 "Cosmic Cuttlefish".
Link copiato negli appunti

Ottobre è mese di release per il team di Canonical ed infatti, come da programma, è stata rilasciata versione stabile di Ubuntu 18.10 "Cosmic Cuttlefish". Ubuntu è probabilmente la distribuzione più diffusa tra gli utenti Linux su desktop, perché offre un ventaglio di tool e servizi molto completi e funzionali che permettono anche gli utenti alle prime armi di utilizzare un sistema GNU/Linux senza problemi.

Periodo di supporto

Ubuntu 18.10 Cosmic Cuttlefish è la classica release semestrale e, al contrario di Ubuntu 18.04, non è una versione LTS (Long Term Support), dunque avrà un supporto di soli 12 mesi. Si tratta del sistema ideale per gli utenti che vogliono sempre stare al passo con gli ultimi aggiramenti software della distribuzione. Gli utenti che invece necessitano di un ambiente di lavoro che offra un supporto più duratura possono stare tranquilli e continuare ad utilizzare la versione LTS che invece sarà supportata per ben 5 anni.

Desktop environment: GNOME 3.30

Ubuntu 18.10 Cosmic Cuttlefish dispone però di una serie di feature davvero interessanti. Gli sviluppatori di Canonical hanno deciso di adottare la nuova versione di GNOME 3.30. Il desktop environment GNOME è stato il punto di riferimento della community di Ubuntu per moltissimi anni, se si esclude la parantesi di Unity, e ancora oggi la distribuzione sceglie di affidare la propria esperienza utente a questo ambiente grafico sviluppato dadi Red Hat.

GNOME 3.30 apporta una serie di migliore non indifferenti dedicate alle performance grazie ad un importante lavoro "sotto il cofano". Mutter, il compositing window manager di GNOME, beneficia del nuovo supporto ad elogind, ovvero l'integrazione con il systemd-logind, il modulo di systemd che gestisce il login. Grazie a elogind la distribuzione potrà sfruttare a pieno le potenzialità di Wayland, il display server alternativo al classico Xorg, rendendo il login molto più fluido, sicuro, ed integrato con i vari servizi al boot del sistema.

Il problema principale con Wayland è che spesso mancano i driver per la propria GPU, da tempo però anche Nvidia sta lavorando per il supporto a tale display servere il team di GNOME ha migliorato l'integrazione con le librerie EGLStreams, usate dalla stessa Nvidia, cosi da poter sfruttare pienamente i nuovi driver per le GPU rilasciati da questa azienda.

Novità anche per GNOME Epiphany, il web browser di GNOME, a cui è stata implementata una reader mode, simile a quella che è possibile trovare su Firefox, che risulta essere perfetta per la lettura prolungata sul proprio PC.

Anche GNOME Boxes beneficia di nuove migliorie grazie al supporto per l'RDP (Remote Desktop Protocol) ovvero il protocollo di rete proprietario sviluppato da Microsoft, che permette la connessione remota da un computer a un altro in modalità grafica. GNOME Boxes guadagna così una feature davvero importante che farà sicuramente molto comodo agli amministratori di sistema che necessitano di controllare più postazioni contemporaneamente.

Di base GNOME Boxes supporta anche QEMU, KVM e libvirt, ma necessità che la propria CPU sia dotata del supporto all'Hardware-assisted virtualization. GNOME disk guadagna invece la capacità di lavorare con gli standard TrueCrypt e VeraCrypt che vengono spesso impiegati nei dischi protetti da crittografia.

Flatpak

Il supporto ai pacchetti Flatpak, il formato di Red Hat alternativo ai pacchetti Snappy sviluppati da Canonical, è stato migliorato e adesso è possibile aggiornare il software installato in modo automatico, direttamente tramite l'interfaccia di GNOME. Si tratta di un grosso passo in avanti per quanto riguarda l'esperienza utente visto che non tutti hanno dimestichezza con la shell di Linux o con l'installazione tramite il gestore di pacchetti.

Installer e consumi energetici

L'installer di Ubuntu 18.10 ha ricevuto aggiornamenti importanti, adesso è infatti molto più rapido anche se a livello grafico è rimasto quasi del tutto identico ad Ubuntu 18.04. Altra miglioria "sotto il cofano" riguarda la diminuzione dei consumi energetici sui portatili che è da anni il tallone d'Achille delle distribuzioni Linux.

Grazie a diverse patch mutuate dal team di Fedora e al Kernel Linux 4.18, il team di Ubuntu è riuscito ad implementare l'opzione per lo swich dei controller degli HDD e delle periferiche USB. Quando tali controller non vengono utilizzati sono messi in standby, cosi da evitare inutili consumi energetici. Questa feature era inizialmente prevista per Ubuntu 18.04 ma a causa di alcuni bug aveva causato problemi ai developer che dunque hanno posticipato la sua introduzione su Ubuntu 18.10.

Per quanto riguarda le tempistiche di boot del sistema Canonical ha deciso di lavorare su diversi algoritmi di compressione, come LZ4 e ztsd, e su alcuni hardware i tempi di boot sono stati migliorati del 10% rispetto ad Ubuntu 18.04.

Lettore di impronte e supporto Android

Arrivato anche il tanto atteso supporto al login con le impronte digitali. Adesso chi possiede un device con il lettore di impronte potrà sbloccare il sistema senza dover installare il driver manualmente.

Il grande assente di questa release è pero l'integrazione wireless con i device Android. Era stata a lungo promessa dai developer di Canonical ma evidentemente tale funzionalità non è stata ritenuta pronta per la stable release ed è stata posticipata.

Download

Il file ISO di Ubuntu 18.10 è disponibile sul sito ufficiale della distribuzione, sia come download diretto che tramite protocollo BitTorrent, molto più sicuro e rapido. Chi invece ha già installato sul proprio PC una vecchia versione di Ubuntu può attendere la notifica di aggiornamento oppure optare per un update manuale via shell o tramite il tool sviluppato da Canonical.

Ti consigliamo anche