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La Blockchain renderà il voto digitale più sicuro?

Quali sono i vantaggi dell'uso della Blockchain per il voto elettronico? E' veramente un sistema più sicuro di quelli tradizionali?
La Blockchain renderà il voto digitale più sicuro?
Quali sono i vantaggi dell'uso della Blockchain per il voto elettronico? E' veramente un sistema più sicuro di quelli tradizionali?
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Circa sette mesi fa la Sierra Leone si apprestava ad essere la prima nazione ad usare un sistema di voto elettronico basato sulla Blockchain. La prima elezione Blockchain-based ha visto coinvolto uno dei continenti e paesi meno sviluppati del mondo, ma la scelta di un sistema simile è stata dettata soprattutto da criteri inerenti sicurezza e affidabilità.

La Blockchain è stata infatti studiata per essere applicata in ambito monetario, per transazioni di vario genere. Si tratta dunque di un sistema complesso che consente l'autenticazione di un utente senza che però ci sia un'organismo centrale a vigilare tu tale operazione, agendo dunque in modo decentrato, indipendente e neutrale. Ciò avviene in modo molto simile a come, almeno in teoria, si gestiscono le elezioni nei paesi democratici.

La Blockchain assicura dunque che il voto non venga duplicato e che corrisponda effettivamente alla scelta dell'elettore. Rappresenta quindi un'alternativa nettamente preferibile rispetto alla classica scheda cartacea. All'interno di un meccanismo Blockchain i dati, come ad esempio la scheda di voto elettronica, sono protetti tramite crittografia e le nuove transazioni, come le modifiche a tale scheda tra cui ad esempio la scelta di un candidato, sono collegate a quelle precedenti. Ciò rende praticamente impossibile modificare i record successivi senza prima aver modificato quelli precedenti (e viceversa), una modifica del genere influenzerebbe tutto il sistema e sarebbe immediatamente visibile a chi vigila sul voto elettronico.

Inoltre, poiché più sistemi o "nodi" compongono la rete Blockchain, un utente dovrebbe acquisire il controllo di oltre la metà dei nodi per apportare modifiche, alterare i dati all'interno delle transazioni o falsificare un'identità è estremamente difficile. Con un sistema Blockchain i voti potrebbero essere verificati anche dopo la votazione, in modo che i funzionari possano essere certi che i voti vengano contati correttamente. Il tutto senza la necessità che un organismo centrale che verifichi i risultati.

Nella Blockchain non esiste un "corpo centrale", questo è il punto cardine del "sistema di registro distribuito". Ci sono infatti più record del dato "vero" nello stesso lasso di tempo, solo dopo che le transazioni sono state verificate e i record sono attendibili essi possono essere impegnati nella conta generale.

Il voto elettronico basato su una rete Blockchain potrebbe concretamente rivoluzione il sistema elettorale come lo conosciamo oggi. Una nazione che decide di implementarlo va a creare una rete di voto verificabile "end-to-end", dunque virtualmente molto più sicura ed efficace del normale voto cartaceo. Il vantaggio del voto basato su in sistema del genere è che è decentralizzato.

Non c'è dunque un'agenzia centrale di cui ci si debba fidare per condurre le elezioni in modo equo e sicuro. Tutti i partecipanti diventano un nodo nel sistema e di riflesso assicurano la sua robustezza. I nodi infatti assicureranno collettivamente che il sistema sia disponibile per tutta la durata delle elezioni e che i voti vengano contati correttamente.

Con il miglioramento dell'integrità del sistema di voto anche la fiducia degli elettori andrebbe notevolmente ad aumentare, togliendo ogni sorta di dubbio su possibili "brogli", permettendo dunque anche un'affluenza maggiore in paesi dove le tradizioni democratiche non sono ancora ben radicate.

Ovviamente il processo di registrazione degli elettori andrebbe comunque affidato ad un'autorità centrale, infatti solo chi ha determinati requisiti può far parte del corpo elettorale. Se l'autorità competente determina che un utente, il cittadino, è idoneo a votare, tale utente riceverà una chiave digitale o un token. Questo token svolge la stessa funzione della tessera elettorale e permette di votare una singola volta a seconda del tipo di elezione, dunque per ogni tornata elettorale si potrà votare una singola volta per il Senato, una per la Camera e una per i rappresentati dei vari parlamenti regionali o magari per l'elezione del sindaco. Cosi come quando uno scrutinatore guarda la tessera elettorale e la timbra, il sistema Blockchain farà la medesima cosa, virtualmente, con il token del cittadino.

Il sistema Blockchain quindi fa in modo che un utente non possa votare più volte utilizzando lo stesso token. Tale meccanismo è utilizzato per prevenire abusi di ogni tipo ed è analogo a quello implementato per prevenire la "doppia spesa" nelle criptovalute, che sono a loro volta basate sulla Blockchain.

Ovviamente come qualsiasi sistema creato dall'uomo non si tratta di una tecnologia che offre una sicurezza completa a tempo indefinito. Attualmente i protocolli di gestione delle identità in Blockchain rendono difficile, ma non impossibile, l'hacking. Non è detto dunque che tale tecnologia sia inviolabile o che lo possa essere per sempre, ma è anche possibile che il sistema venga migliorato di volta in volta come qualsiasi altro protocollo di sicurezza.

In Estonia un sistema simile viene utilizzato da diversi anni per alcuni tipologie di elezioni e programmi analoghi si stanno sviluppando negli USA, in Brasile ed in Giappone anche se mai su scala nazionale. Recentemente il governo italiano si è detto propenso a sperimentare questa tecnologia anche se difficilmente un'infrastruttura simile potrà essere impiegata per le elezioni più imminenti.

Via Agenda Digitale

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