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Wimax e LTE: quali sono le differenze?

Scopriamo quali sono le differenze tra le connessioni Internet 4G LTE e Wimax?
Wimax e LTE: quali sono le differenze?
Scopriamo quali sono le differenze tra le connessioni Internet 4G LTE e Wimax?
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Il 5G è ormai sempre più vicino alla fase di commercializzazione che arriverà nel 2020 dopo i test attualmente in corso. Le caratteristiche di questo standard ne sottolineano la portata rivoluzionaria non solo in termini di prestazioni, già oggi esistono però tecnologie alternative all'ADSL e alla Fibra per l'accesso al Web.

Tra queste ultime abbiamo per esempio il 4G LTE, affermatosi in realtà come la nostra caratterizzate da un forte ritardo infrastrutturale delle reti cablate supplito in parte dal ricorso alla rete cellulare, o il FWA (Fixed Wireless Access). Ma in cosa si differenziano le connessioni Wimax da quelle LTE?

Nel rispondere a questa domanda iniziamo dalla descrizione di un aspetto comune: in entrambe i dati vengono veicolati in modalità Wireless. Al di là del funzionamento e delle logiche commerciali dei provider, sia il Wimax che l'LTE garantiscono una copertura più rapida dell'ADSL o della Fibra che necessitano, invece, dell'installazione di cavi sotterranei.

4G LTE

Verificando la copertura Internet wireless con la guida di Facile.it o tramite strumenti simili disponibili in Rete, si comprende facilmente che l'LTE offre opportunità di accesso al Web nettamente superiori anche se confrontate con il Wimax. Parliamo infatti dello stesso standard adottato dai gestori di telefonia mobile per le connessioni tramite smartphone, tablet e pen drive Internet di ultima generazione.

Il 4G LTE paga però il fatto di essere stato concepito nativamente per la sola telefonia mobile, con limiti che potranno essere superati in parte con il 5G. Ad oggi il raggio d'azione dei ripetitori non è particolarmente esteso, vi è una tendenza alla saturazione in aree ad alto traffico, non viene sempre garantito un sufficiente livello di stabilità in connessione e le prestazioni calano proporzionalmente al moltiplicarsi delle richieste di accesso.

A tal proposito basterebbe tenere conto che in condizioni ottimali la tecnologia LTE dovrebbe offrire più di 300 Mbit/s in download e 80 Mbit/s in upload. In realtà basta eseguire uno speed test per scoprire come le performance effettive siano nella stragrande maggioranza dei casi inferiori, anche senza sfigurare rispetto all'ADSL.

L'LTE presenta un ulteriore limite individuabile nei costi mensili: lo sviluppo della rete cellulare e la crescita degli operatori low cost hanno fatto in modo che il traffico crescesse abbondantemente oltre i 10 Giga mensili e sono state introdotte tariffe flat per la navigazione notturna. Ciò è però avvenuto soltanto nel corso degli ultimi anni.

FWA

L'FWA si sta quindi affermando nelle cosiddette "zone bianche", cioè quelle che non possono usufruire di una connessione ADSL o in fibra ottica e in genere producono un traffico dati mensile non elevato tramite device mobile utilizzati come hot spot e modem router LTE.

I provider FWA sfruttano infatti una tecnologia che si appoggia ai ponti radio per ritrasmettere il segnale Wimax ed LTE. Essi costituiscono la principale alternativa alle soluzioni tradizionali per la connettività domestica, registrando una crescita del 20% su base annua e 1.18 milioni di attivazioni censite dall'Osservatorio sulle Comunicazioni dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Linkem ed Eolo rappresentano inoltre da sole ben 3/4 dell'intero mercato FWA.

L'FWA presenta diversi punti in comune con le connessioni tradizionali, come per esempio il modem router con il Wi-Fi e le tariffe flat, con un costo medio dei canoni mensili intorno ai 25 euro, per velocità di navigazione fino a 30 Mbit/s in download e 3 Mbit/s in upload.

A ciò si aggiungono altre opportunità offerte dai provider FWA tra cui la scelta un modem "trasportabile", utilizzabile ovunque sia presente una copertura, o le offerte ricaricabili "a tempo".

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