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Sandstorm: piattaforma open source per il self-hosting delle Web App

Sandstorm è una piattaforma dedicata al self-hosting delle Web Application che offre uno spazio sicuro dover poter avviare ed utilizzare applicazioni in un ambiente isolato.
Sandstorm: piattaforma open source per il self-hosting delle Web App
Sandstorm è una piattaforma dedicata al self-hosting delle Web Application che offre uno spazio sicuro dover poter avviare ed utilizzare applicazioni in un ambiente isolato.
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Oggi il mondo dello sviluppo software si divide in due grandi macro-categorie: le applicazioni native e quelle web/ibride meglio conosciute come Progressive Web App.

Le PWA si presentano come un ibrido tra le normali pagine Internet e le applicazioni mobili, cercando di combinare le features presenti nei moderni browser con i vantaggi dell’utilizzo in mobilità. Appena avviate, tali applicazioni si comportano come dei normali siti Web e, progressivamente, assumono le caratteristiche di un’applicazione nativa, integrandosi col sistema.

I vantaggi rispetto alle normali applicazioni native sono evidenti, permettono agli sviluppatori di scrivere una sola applicazione per ogni piattaforma, è più semplice svilupparle, è più facile mantenerle ed offrono performance simili a quelle native. Dunque è normale che negli anni si sia sviluppato un immenso ecosistema dedicato allo sviluppo e all'esecuzione di tali applicazioni.

Oggi vogliamo parlarvi di un progetto open source dedicato proprio alle Web App: Sandstorm.

Si tratta di una piattaforma dedicata al self-hosting delle Web Application, viene sviluppata da una folta community di sviluppatori indipendenti e offre uno spazio sicuro dover poter avviare ed utilizzare le proprie applicazioni in totale privacy.

Sandstorm

Gli sviluppatori del progetto affermano che Sandstorm ha un'infrastruttura radicalmente differente rispetto alle altre soluzioni dello stesso tipo, riesce infatti a mitigare gran parte dei bug di sicurezza presenti nelle varie applicazioni, inoltre si presta ad essere la piattaforma ideale con cui eseguire il deploy su piccola scala di un Web service.

Di base Sandstorm è composta da vari microservice. Il termine è diventato molto popolare negli ultimi anni, ma l'idea è nata all'interno di aziende come Google oltre un decennio fa. In pratica si prende la propria applicazione e la si divide in piccoli "servizi" ed in contenitori indipendenti.

I servizi sono poi separati dalle funzionalità: ad esempio un servizio di autenticazione, un servizio di pagamento, un servizio di ricerca e così via.

Sandstorm adotta un approccio completamente diverso infatti il tutto è diviso in container di oggetti, tali oggetti sono formati da dati. I container di Sandstorm sono chiamati "grain".

Ad esempio, quando si utilizza l'editor di documenti Etherpad su Sandstorm ogni documento vive in un container separato, isolato dagli altri. Il front-end e il database per quel documento risiedono nel container ed Sandstorm ha un filesystem privato per l'archiviazione.

Gli script JavaScript in esecuzione nel browser dell'utente possono comunicare solo ed esclusivamente con il container del documento caricato. Tutto ciò costituisce un singolo "grain".

Sandstorm

Tutte le applicazioni presenti in Sandstorm vengono avviate ed utilizzate con questa configurazione di base che li rende molto più sicure di una normale Web App locale. Dunque all'interno di Sandstorm possiamo lavorare con programmi di messaggistica istantanea, gestire file tramite file manager, gestire task e progetti tramite programmi di Project Management, scrivere documenti.

Fondamentalmente si tratta di uno spazio in cui si può lavorare con qualsiasi genere di Web App.

Sandstorm

Via Sandstorm

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