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In Italia mancano i laureati ICT

Gran parte della domanda di sviluppatori software espressa dalle aziende italiane rimane insoddisfatta e i laureati sarebbero ancor troppo pochi
In Italia mancano i laureati ICT
Gran parte della domanda di sviluppatori software espressa dalle aziende italiane rimane insoddisfatta e i laureati sarebbero ancor troppo pochi
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Possedere delle competenze digitali è ormai essenziale per poter accedere al mondo del lavoro. Purtroppo però nella Penisola manca ancora la consapevolezza di quanto tali skill siano determinanti. Questo perché le competenze digitali sono spesso assenti dai percorsi di studio proposti dalle scuole e dalle facoltà universitarie italiane.

Secondo un recente studio pubblicato dall'Osservatorio delle Competenze digitali, l'Italia è ancora molto indietro sia nel settore della formazione che per quanto riguarda la diffusione della cultura digitale.

La domanda supera l'offerta

Dal report emerge un quadro molto preoccupate del mercato del lavoro ITC italiano. È infatti presente un forte scollamento tra domanda e offerta dei professionisti digitali.

L'Osservatorio delle Competenze Digitali stima che il 46% dei posti di lavoro vacanti in Italia riguarda proprio la posizione di sviluppatore software. Circa il 30% degli annunci di ricerca di programmatori rimane scoperto per 60 giorni o più. Questo dato sarebbe un indice della mancanza di figure professionali in grado di ricoprire tali posizioni.

Pochi laureati nei settori tech

Per l'Osservatorio delle Competenze Digitali nel nostro paese non vengono formate abbastanza figure professionali nei settori tech, mancherebbero proprio i laureati ICT e più in generale in Italia si laureano molte meno persone rispetto agli altri paesi europei.

Esiste dunque una domanda del mercato del lavoro che non viene soddisfatta, dunque le aziende sono spesso costrette a cercare personale all'estero oppure ad affidare sempre più compiti ai pochi sviluppatori già impiegati.

I ricercatori hanno stimato che tra il 2019 ed il 2021 le aziende italiane pubblicheranno tra tra i 67.100 ed i 94.500 annunci di lavoro dedicati alle figure ICT, ma il sistema formativo italiano dovrebbe essere capace di fornire appena 82.000 professionisti in questo triennio. Troppo pochi per le esigenze del sistema paese.

Offerte di lavoro: il primato del Nord-ovest

Dalla ricerca è possibile notare ancora una volta la storica distanza tra il Nord ed il Sud Italia in termini di dinamicità del mercato del lavoro. Il 45% delle richieste di sviluppatori software arriva dalle regioni del Nord-ovest. Il 26% arriva invece dal Nord-est, il 20% dal Centro e appena il 6% dal Sud.

La classe politica nazionale dovrebbe quindi lavorare in modo da definire gli standard, le normative e le politiche legate all'innovazione e alla formazione digitale. La trasformazione digitale è uno strumento di sviluppo imprescindibile, se queste tematiche continueranno ad essere ignorante il fenomeno della "fuga di cervelli" verso l'estero continuerà a crescere, andando ad impoverire ulteriormente il nostro tessuto sociale.

Via Assinform

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