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Google rilascia NeatX: usare X da remoto

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Una delle caratteristiche del server X che sempre più spesso viene trascurata è la possibilità di esportare via rete l´output del server grafico. Si tratta di una funzionalità utile quando si deve gestire da remoto un PC ma la sua efficienza (in termini di banda) non è molto elevata.

Per sopperire a questa limitazione sono state sviluppate, nel corso degli anni, soluzioni alternative come NX di NoMachine, che però ha lo svantaggio di essere a codice chiuso. FreeNX è un´alternativa libera ma, essendo scritto in un mix di Bash, C ed Expect, la sua manutenzione si è rivelata problematica. Google ha quindi deciso di mischiare le carte in tavola presentando NeatX.

NeatX è un´alternativa libera a NX scritto da zero avendo già in mente flessibilità e pulizia del codice: gran parte di esso è scritto in Python mentre parti residue sono scritte in Bash (come wrapper) e C (per questioni di performance). Gli ingegneri di Google hanno anche riutilizzato codice di un altro progetto di Big-G, Ganeti.

Al momento NeatX implementa il supporto completo alle sessioni, alla gestione del video/tastiera ma non è ancora in grado di offrire il supporto alle sessioni Windows/VNC, al suono, al server di stampa ed effettuare il tunnel di Samba.

La coincidenza di date tra l´annuncio di Google Chrome OS e il rilascio di NeatX ha fatto sorgere in molti il dubbio che questo componente sarà alla base del sistema operativo di Google, anche se il gigante di Mountain View ha negato questa possibilità, riconducendo il tutto ad una semplice coincidenza.

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