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Social marketing: consigli per rispettare il copyright

Il social marketing si avvale spesso di immagini, video e audio virali, ma è necessario prestare attenzione alla tipologia di copyright associato.
Social marketing: consigli per rispettare il copyright
Il social marketing si avvale spesso di immagini, video e audio virali, ma è necessario prestare attenzione alla tipologia di copyright associato.
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Il social marketing è ormai un'attività irrinunciabile non solo per quelle aziende che operano sul Web, ma anche per le realtà imprenditoriali tradizionali desiderose di ottenere un nuovo slancio promozionale. Per raggiungere i più svariati target, il social marketing investe pesantemente sull'engagement: produzione di immagini, video, infografiche e altri contenuti che possano attirare le attenzioni dei navigatori. Ma come realizzare questi contenuti in modo semplice, senza violare il copyright altrui?

Sebbene sui social network la condivisione sia molto rapida, e spesso fatta da contenuti generati dagli stessi utenti, l'uso di materiali è tutt'altro che deregolamentato. I creatori di immagini, video, audio e altre risorse rimangono i detentori dei diritti sull'opera e, pertanto, impiegarla senza le dovute autorizzazioni potrebbe portare grattacapi anche di natura legale.

Immagini

Il social marketing fa spesso ricorso a meme virali, allo scopo di attirare il pubblico con condivisioni divertenti e incentivare la diffusione del proprio marchio o di un prodotto. Per farlo si riutilizzano spesso immagini trovate casualmente in Rete, ad esempio tramite ricerca su Google, ma in realtà non tutte possono essere utilizzate liberamente.

Il primo fattore da controllare è quello della tipologia di licenza associata. Quando non esplicitamente sottolineato, l'immagine dovrà essere considerata coperta da copyright, quindi non riutilizzabile per le piattaforme social - anche a scopo non strettamente commerciale - senza un precedente accordo con l'autore o la società di distribuzione.

In alternativa si possono cercare immagini distribuite sotto licenza Creative Commons che ne permette il riutilizzo - con alcune limitazioni a seconda della modalità scelta - spesso semplicemente riconoscendo il dovuto credit all'autore.

Se si fosse alla ricerca di un'immagine di tipo stock, e non si avesse a disposizione un budget sufficiente per permettersi l'acquisto di scatti su uno dei tanti portali dedicati, esistono numerosi servizi dediti alla raccolta di fotografie CC0. Queste vengono offerte in modalità "pubblico dominio" e, pertanto, sono liberamente riutilizzabili anche a scopo commerciale.

Fra i portali più famosi si elencano Pixabay, Pexels e Unsplash,

Video

Quando si crea un video virale per i social la tentazione di usare spezzoni di filmati già esistenti è molto alta: estratti di film, documentari, programmi TV. Di norma questo utilizzo non è approvato dai detentori dei diritti, soprattutto quando l'impiego di contenuti altrui viene effettuato a scopo esplicitamente commerciale. È quindi meglio virare su altre soluzioni o se possibile, dati i costi elevati, acquisire le apposite licenze.

Lo stesso vale per i vari filmati presenti in Rete, che si tratti di un video simpatico su YouTube o di una condivisione su Facebook di un utente. Le clip in questione non sono liberamente riutilizzabili se non previa autorizzazione poiché i diritti rimangono unicamente dei loro creatori. Diverso è il discorso della semplice ricondivisione con la pubblicazione sul proprio account social utilizzando il link originale.

Anche in questo caso, per creare video da zero esistono numerosi portali stock, sia a pagamento che a gratuiti: fra questi ultimi, si segnalano le proposte CC0 di Pixabay Video e Pexels Video.

Audio e testi

Ovviamente, senza le dovute licenze, non sarà possibile riutilizzare contenuti audio altrui, in particolare brani musicali. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, i filmati che incorporano audio protetto da copyright verranno bloccati dalle stesse piattaforme: YouTube e Facebook, ad esempio, analizzano il sonoro alla ricerca di violazioni, rendendo il contenuto inaccessibile se necessario.

Si ricordi infine come la protezione del copyright si estenda anche ai testi, quindi non è possibile riutilizzare opere letterarie altrui, soprattutto a scopo commerciale.

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