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Red Hat Enterprise Linux 7 userà GNOME in modalità classica

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Quando non dovrebbe mancare molto all´uscita di Red Hat Enterprise Linux 7 (la release è prevista per la seconda metà del 2013) alcune indiscrezioni ed aggiornamenti dagli sviluppatori Red Hat iniziano a venire a galla. Al momento si sta tenendo a Boston un importante evento, nello specifico un summit organizzato ogni anno in cui si fa il punto della situazione relativamente ai prodotti targati Red Hat tramite talk, presentazioni, sessioni e laboratori.

Sono infatti molto recenti le parole di Denise Dumas, direttrice del team di sviluppo di Red Hat Enterprise Linux, la quale conferma una delle ipotesi che avevano via via ottenuto maggiore credibilità negli ultimi mesi per quanto riguarda la modalità di GNOME che verrà utilizzata per la versione 7 del sistema operativo.

Come conferma la stessa Dumas, RHEL 7 farà uso di GNOME in modalità classica. Questa decisione di Red Hat può avere molteplici interpretazioni: GNOME Shell non è abbastanza affidabile per il pubblico aziendale? O forse c´è ancora molto lavoro da fare per migliorare GNOME Shell al punto tale da poterla vedere installata sui computer delle grandi aziende? O forse, più semplicemente, tutti i grandi cambiamenti richiedono tempo affinchè le persone possano adattare al meglio il proprio workflow ad uno strumento nuovo e radicalmente diverso dal precedente?

L´ultima ipotesi sembra essere, a mio avviso, la più corretta. In campo aziendale l´efficienza e la produttività del personale sono due dei fattori chiave per la buona riuscita ed avanzamento in positivo dell´azienda stessa. Quale errore più grande un datore di lavoro potrebbe fare se non quello di aggiornare tutti i computer della propria attività ad un desktop manager che ha ottenuto così tante modifiche alla usabilità ed al design nel corso degli ultimi anni?

Non va dimenticato, inoltre, che il personale stesso necessiterebbe di corsi di aggiornamento per poter utilizzare al meglio le funzionalità di GNOME Shell, il che comporterebbe ulteriori costi di gestione. Da qui, forse, l´idea di utilizzare GNOME in modalità classica, più simile e conferme ai "lineamenti" dell´ormai vecchio GNOME 2. A mio avviso, quindi, la scelta intrapresa è senza dubbio corretta e prevedibile, sono molti gli sforzi (sia economici che mediatici per promuovere questo prodotto) che Red Hat sta ponendo in essere per lo sviluppo e la buona riuscita di GNOME Shell, segno che, probabilmente, la prossima major release di Red Hat Enterprise Linux farà uso di GNOME Shell come modalità predefinita anche in campo aziendale.

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