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Google e le penalizzazioni dei Rich Snippets

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La notizia di qualche giorno fa riguarda Google ed il lancio di una nuova penalizzazione manuale riguardante i Rich Snippets: andrà a colpire le strutture mal compilate e finalizzate ad alterare la comprensione semantica dei dati.

I Rich Snippets corredano il risultato di ricerca di una SERP aggiungendo informazioni supplementari. Nello snippet di una ricetta possiamo ad esempio trovare una foto del piatto, le calorie, il tempo di preparazione o il gradimento degli utenti.

Dove vengono prese queste informazioni? All'interno della pagina web, utilizzando dei tag di marcatura secondo le specifiche dei Microdati. Questi tag favoriranno la comprensione dei contenuti da parte dello spider ed una visualizzazione più "ricca".

Gli errori (volontari od involontari) da evitare per non imbattersi in penalizzazioni sono:

  • Dati strutturati che non rispecchiano il contenuto principale della pagina. In una pagina che presenta una ricetta, demarcare dati di altro tipo (es: scheda commerciale del ristorante) che non siano quelli elencati precedentemente. Ogni prodotto ha una potenziale sintassi da utilizzare
  • Utilizzare contenuto nascosto tramite CSS (display:none;). Se il contenuto è utile, perchè nasconderlo? Se non è pertinente, perchè inserirlo?
  • Errori di marcatura. E' bene testare il risultato in anteprima tramite lo strumento di test dei rich snippets
  • Mischiare differenti sintassi di microformati. E' consigliabile l'uso del ben supportato Schema.org.

La motivazione per alterare un rich snippet potrebbe essere giusto quella di aumentare il CTR a seguito di visualizzazione di un set risultati. Arricchire uno snippet con dati aggiuntivi invoglia maggiormente un utente, ma non ha ancora effetti reali sul posizionamento in sé. E' bene quindi inserire ed utilizzare dati reali e pertinenti.

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