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Android 11: le feature per gli sviluppatori

Android 11 è finalmente disponibile, analizziamo le principali funzionalità del sistema operativo di Google dedicate agli sviluppatori
Android 11: le feature per gli sviluppatori
Android 11 è finalmente disponibile, analizziamo le principali funzionalità del sistema operativo di Google dedicate agli sviluppatori
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Android 11 è finalmente disponibile e presenta diverse novità dedicate all'utenza finale come per esempio il supporto per le notifiche flottanti (o "bolle"), lo screen recording nativo, menu migliorati per lo spegnimento dei dispositivi e una dock del launcher animata dalla AI e in grado di suggerire le applicazioni da utilizzate. Non mancano naturalmente (numerose) nuove feature dedicate agli sviluppatori che riguardano vari aspetti della realizzazione e dell'implementazione di applicazioni mobili, vediamone le principali.

Controllo dei media e gestione di immagini e video

La nuova versione del Robottino Verde offre degli strumenti per il controllo dei contenuti audio/video che vanno ben oltre le tradizionali notifiche di riproduzione. Interessante la scelta di rendere visibili tali tool direttamente nel pannello delle impostazioni veloci, così come la possibilità di accedere attraverso di esso a 5 sessioni multimediali.

Da segnalare anche il supporto per le immagini HEIF (High Efficiency Image File Format) come alternativa alle molto più pesanti GIF animate, un'API per la codifica e la decodifica dedicata all'NDK (Native Development Kit) e di conseguenza a chi sviluppa applicazioni Anfroid tramite C++, la MediaCodec API per i video a bassa latenza (ideale per lo streaming) e un'opzione appositamente dedicata al setting del frame rate per le App.

Sicurezza e autenticazione

Mountain View ha deciso di rendere più severe le regole di accesso al sistema e ai dati per le applicazioni. Se prima era possibile concedere a un'App un livello di permessi molto elevato, e quindi potenzialmente rischioso, mantenendo questa impostazione a tempo indeterminato, ora si potrà scegliere di concedere tale privilegio soltanto per la sessione corrente. Una volta che si smetterà di utilizzare l'applicazione i permessi verranno revocati automaticamente.

Nello stesso modo Android 11 revocherà i permessi forniti alle applicazioni che non vengono utilizzate per un determinato periodo di tempo. Le implicazioni per i titoli che raccolgono dati in background sono immaginabili, soprattutto per quelli che svolgono attività di monitoraggio a carico del sistema.

Per quanto riguarda l'autenticazione, gli sviluppatori avranno ora la possibilità di specificare i metodi consentiti, questo grazie ad un'apposita API pensata per definire il livello di robustezza dell'autenticazione biometrica (riconoscimento facciale, scansione delle impronte digitali..) che si desidera per la propria App.

Nello stesso modo è utile segnalare un'interfaccia di programmazione concepita per la gestione delle identità virtuali che hanno accesso alle applicazioni per i pagamenti.

Controllo dei device

Quella che probabilmente è la feature più interessante per l'utenza creerà nuove occasioni di lavoro anche per gli sviluppatori. Android 11 integra infatti diverse funzionalità dedicate al controllo dei device, grazie ad esse sarà infatti molto più facile interagire con qualsiasi dispositivo connesso presente in un'abitazione.

Ai developer verrà data la possibilità di implementare dei widget personalizzati, ad oggi quelli disponibili sono 5: Toogle, indicatore di status, Range, per la regolazione del volume, Toggle with Slider, una combinazione tra i primi 2, Stateless, un pulsante senza indicatore di status, e Temperature Panel, per le impostazioni relative alla temperatura.

API per il 5G

La nuova versione del sistema operativo supporta alcune interfacce di programmazione che faciliteranno lo sviluppo di applicazioni in grado di interagire con le reti 5G. Sarà possibile effettuare verifiche sul tipo di rete disponibile, ad esempio 5G o 5GE, e ottenere metriche relative alla larghezza di banda disponibile.

A tal proposito è utile segnalare che per sviluppare un'App in grado di supportare il 5G non sarà necessario accedere ad una connessione basata su tale standard (cosa ancora abbastanza difficile soprattutto in Italia) o disporre di un device che sia compatibile con esso, l'emulatore consentirà infatti di utilizzare una connessione 5G virtuale per operare i necessari test.

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