Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Cybersecurity: un 2020 pieno di insidie?

Quali saranno le principali minacce alla Cybersecurity nel 2020? Tutti i rischi di Deepfake, IoT, 5G e scarsa cultura della sicurezza
Cybersecurity: un 2020 pieno di insidie?
Quali saranno le principali minacce alla Cybersecurity nel 2020? Tutti i rischi di Deepfake, IoT, 5G e scarsa cultura della sicurezza
Link copiato negli appunti

Deepfake basati sulle intelligenze artificiali, ransomware, falle nei sistemi IoT e 5G. Gli esperti di sicurezza informatica dovranno fronteggiare vecchie e nuove insidie nel 2020. Un anno che, secondo diversi analisti, si preannuncia molto impegnativo per tutti gli operatori del settore.

Nei prossimi anni i professionisti della Cybersecurity si troveranno davanti ad una nuova gamma di minacce.

Deepfake

L'azienda di analisi tech Forrester prevede che i Deepfake potrebbero causare ingenti danni alle aziende. In questi anni le tecnologie che stanno dietro i Deepfake hanno fatto passi da gigante.

Tale evoluzione ha già avuto ricadute molto serie sul grado di veridicità delle informazioni presenti online. Già l’anno scorso Pornhub, la nota piattaforma di intrattenimento per adulti, ha proibito ai suoi utenti di caricare video generati dalle intelligenze artificiali.

Il mercato della pornografia non è l’unico settore interessato da questo genere di contenuti. I Deepfake potrebbero essere sfruttati nella campagne di fake news durante le elezioni politiche, come ad aprile del 2018 quando il comico americano Jordan Peele dimostrò come sarebbe stato semplice realizzare un video deepfake dell’ex presidente USA Barack Obama.

Ancora oggi l’industria tech non ha un set di dati o un punto di rifermento per individuare i Deepfake. Dunque un utente malintenzionato potrebbe generare il Deepfake di un CEO o di un manager di altro livello e realizzare facilmente truffe, azioni di aggiotaggio bancario o furti dei dati.

Forrester stima che nel 2020 operazioni di questo tipo potrebbero far perdere alle aziende tech fino a 250 milioni di dollari.

IoT e 5G

La continua espansione delle reti di device IoT sta generando un aumento esponenziale della piattaforma d'attacco sfruttabile in caso di attacco.

Grazie al 5G i device IoT potranno accedere a connessioni più stabili e potenti, diventando dunque bersagli ancora più facili da colpire. Gli addetti alla sicurezza dovranno dunque cambiare il loro approccio, passando meno tempo davanti alla scrivania per focalizzarsi sull'esplorazione dell'ambiente lavorativo.

Climatizzatori, lampadine, macchinari industriali o distributori automatici, se connessi alla Rete sono anche delle potenziali vulnerabilità.

Ransomware

I Ransomware sono ormai una minaccia nota, ma non per questo meno pericolosa, tuttavia non è escluso che possano mutare ed evolvere ulteriormente adottando nuove strategie o nuovi approcci per aggirare le difese dei sistemi aziendali.

Non è raro che oltre al comune riscatto in cryptovaluta gli autori dei ransomware copino l'intero set di dati presenti nel sistema attaccato per estorcere altro denaro o per rivendere tali informazioni ad aziende terze.

La cultura alla sicurezza

Per le aziende diventerà vitale formare adeguatamente il proprio personale in modo che sia cosciente delle proprie azioni online e che sia consapevole dei principali rischi presenti online.

Spesso infatti nelle compagnie tech manca del tutto la cultura della sicurezza. Le startup dovrebbero dotarsi fin da subito di un Chief Security Officer senza contare che ormai per legge deve essere presente anche la figura del Data Protection Officer per la conformità al GDPR.

Ti consigliamo anche