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Big G conferma: Google+ verrà chiuso

Google+, il social network lanciato 7 anni fa da Google, verrà chiuso nei prossimi mesi: poca curiosità dagli utenti e problemi di sicurezza hanno convinto Big G.
Big G conferma: Google+ verrà chiuso
Google+, il social network lanciato 7 anni fa da Google, verrà chiuso nei prossimi mesi: poca curiosità dagli utenti e problemi di sicurezza hanno convinto Big G.
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Google+, il social network di Big G nato come alternativa a Twitter e Facebook, chiuderà ben presto i battenti. È quanto ha confermato in questi giorni la stessa azienda, sottolineando come nei prossimi mesi verranno cessate le attività per la versione consumer del servizio. Alla base della decisione vi sarebbero questioni legate alla sicurezza, ma anche lo scarso appeal raccolto fra gli utenti.

L'annuncio è giunto in concomitanza con la pubblicazione di un lungo aggiornamento relativo a Project Strobe, l'iniziativa del gruppo statunitense per garantire maggiore privacy agli utenti. Dalle analisi condotte dagli esperti di Big G, non solo è emerso come Google+ sia scarsamente usato dai navigatori, ma anche come possa presentare problematiche relative alla sicurezza dei dati degli stessi iscritti, tramite bug di un'API non rilevati nemmeno dagli sviluppatori associati alla piattaforma social.

La vulnerabilità in questione sarebbe relativa all'API Google+ People e potrebbe permettere, sebbene al momento non sia mai stata sfruttata in tal senso, di accedere ai dati degli utenti. Una patch, tuttavia, è stata rilasciata nel marzo del 2018.

Negli anni, abbiamo ricevuto diversi feedback dagli utenti, per meglio comprendere come controllare i dati che decidono di condividere con le app su Google+. Di conseguenza, come parte di Project Strobe, una delle nostre prime priorità è stata quella di revisionare da vicino tutte le API associate con Google+. L'analisi ha confermato ciò che sapevamo da tempo: nonostante il nostro team ingegneristico abbia accordato grande sforzo e dedizione nella costruzione di Google+ nel corso degli anni, il servizio non ha raggiunto un'adozione estesa tra consumatori e sviluppatori e ha visto un'interazione limitata degli utenti con le app. La versione consumer di Google+ vede ora un basso uso e un ridotto engagement: il 90% delle sessioni degli utenti di Google+ sono inferiori ai 5 secondi.

Come già accennato, Google+ è nato come proposta alternativa a Facebook e Twitter, con l'obiettivo dichiarato di fornire all'utente un modo nuovo di gestire i propri contatti social, suddividendoli in cerchie e differenziando gli aggiornamenti per ogni gruppo. In un primo momento, soprattutto nell'iniziale biennio dal lancio, è sembrato che l'integrazione di Google+ all'interno dei siti web potesse influenzare i risultati di indicizzazione, garantendo ranking più elevati, possibilità però quest'ultima cessata in itinere dato il ridotto interesse dimostrato dal pubblico.

Pur dimostrandosi una piattaforma completa e molto semplice da usare, nonché ricca di funzioni ai tempi assenti sugli altri social, la proposta di Big G si è forse scontrata con i milioni di già iscritti alle piattaforme rivali, poco inclini a cambiare ambiente digitale per non perdere i contatti e le amicizie strette nel corso del tempo.

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