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Programmazione: materia obbligatoria nelle scuole?

La programmazione dovrebbe essere una materia obbligatoria nelle scuole? Scopriamo quali potrebbero essere i vantaggi.
Programmazione: materia obbligatoria nelle scuole?
La programmazione dovrebbe essere una materia obbligatoria nelle scuole? Scopriamo quali potrebbero essere i vantaggi.
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La programmazione è una competenza chiave per chiunque voglia specializzarsi in uno dei tanti settori dell'informatica. In Italia spesso questa materia viene trascurata dai corsi di studio, sia nelle scuole superiori che in ambito accademico. Cosi come la matematica o la geometria, anche la programmazione può essere utile nella vita di tutti i giorni e i suoi concetti possono essere di grande aiuto alle persone che lavorano in diversi comparti.

Solitamente da bambini si è più propensi all'apprendimento di nuovi concetti e i legislatori dovrebbero porre maggiore attenzione sull'introduzione di nuove materie, come la programmazione stessa, nei percorsi scolastici. Questo anche perché, oggi, dotarsi dei mezzi idenei per insegnare le basi della programmazione potrebbe risultare abbastanza semplice, basterebbero infatti delle comuni board ARM per iniziare a spiegare ai ragazzi i primi dettagli dello sviluppo software.

Ovviamente è possibile diventare un "power user" anche senza conoscere nel dettaglio i segreti della programmazione e, vice versa, un programmatore potrebbe non essere ferrato in tutti gli aspetti dell'informatica. Tuttavia il nostro futuro sarà sempre più improntato verso la digitalizzazione, dunque studiare la programmazione potrebbe rivelarsi la chiave per rendere i cittadini più consapevoli di ciò che accade quando utilizzano i dispositivi elettronici e i servizi forniti in Rete. Saper usare uno smartphone o un PC è molto diverso dal comprendere come funzionano questi strumenti e quali potrebbero essere le conseguenze di una determinata azione.

Il principale rischio per la sicurezza in Rete è rappresentato proprio dalle scarse competenze informatiche. Senza contare che oltre alla conoscenza "tecnica" sarebbe utile iniziare a chiarire anche i concetti di licenza software ed i reali benefici dei software open source, cosi da sensibilizzare l'utenza in modo più incisivo sul tema della pirateria e sul lavoro che sta dietro lo sviluppo di una determinata applicazione.

Le attuali generazioni soffrono spesso di un gap di conoscenze rilevante, il che li rende vulnerabili alle insidie della Rete e li porta a sottovalutare le opportunità di alcune offerte di lavoro. Avvicinare le persone all'informatica è quindi un obbiettivo condiviso da (quasi) tutti i paesi del Mondo, per questo motivo l'Unione Europea finanzia direttamente diversi corsi di formazione volti a creare nuovi professionisti.

Via Jason Baker (Red Hat)

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