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GNOME 3.36.4: le principali novità

Una nuova versione di GNOME è stata appena rilasciata: scopriamo tutte le novità di uno dei desktop environment più diffusi tra gli utenti di Linux.
GNOME 3.36.4: le principali novità
Una nuova versione di GNOME è stata appena rilasciata: scopriamo tutte le novità di uno dei desktop environment più diffusi tra gli utenti di Linux.
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Tra tutti i desktop environment disponibili su Linux, GNOME resta ancora uno dei più diffusi ed apprezzati. Ciò non significa che non abbia ricevuto pesanti critiche, essendosi spesso visto preferire ad altre opzioni (come accaduto in passato con Ubuntu e Linux Mint).

Recentemente è stata rilasciata una nuova versione di GNOME, la 3.36.4: in questo articolo ne riassumeremo le principali novità.

Tanti bugfix

È bene precisare da subito che la nuova versione non ha apportato grandissimi cambiamenti, ma è servita principalmente a sistemare una serie di piccoli bug che erano stati evidenziati da tempo. A parte questo, sono stati migliorati alcuni dettagli relativi a GNOME Shell, che permetteranno di raggiungere migliori performance ed un aspetto più accattivante relativamente alle impostazioni di internazionalizzazione, data e ora. È stata altresì migliorata la gestione delle app tramite l'uso di file .desktop multipli.

Molti degli aggiornamenti hanno riguardato le librerie GTK+. Grazie a queste modifiche, è adesso possibile evitare una serie di bug che causavano il crash delle finestre (soprattutto quelle che andavano fuori dallo schermo).

Infine, sono state perfezionate alcune traduzioni imprecise.

Migliorammenti di Mutter

Oltre ai già citati perfezionamenti, è bene dedicare una sezione a parte al lavoro svolto su Mutter, il compositing window manager di GNOME Shell. Escludendo i fix di minore entità, possiamo identificare due miglioramenti più rilevanti.

Il primo influisce significativamente sulle performance di Mutter, evitando alcuni errori di visualizzazione delle texture, che talvolta portavano ad oscurare interamente le finestre. Questo problema era stato ampiamente discusso su diversi forum online, in quanto non permetteva di sfruttare a piano il windows culling. Stando alle note di rilascio, il problema dovrebbe finalmente essere risolto.

In più, è stato perfezionato il supporto alla selezione, ed automatizzato un processo che gestisce la possibilità di sfruttare il DPMS quando disponibile sui CRTC.

Anche in questo caso non mancano, infine, una serie di bugfix di minore entità, che contribuiscono ad un migliore utilizzo delle risorse computazionali.

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