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La piattaforma RIA ideale per il dopo Ajax

Si discute del futuro delle RIA.
Si discute del futuro delle RIA.
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Ogni tanto avvisto nella blogosfera belle discussioni di scenario. L'ultima è quella nata a partire da un post di Ted Leung con un titolo che non poteva non attirare l'attenzione: Adobe wants to be the new Microsoft of the Web. Sintetizzo i passaggi più importanti.

In realtà  il discorso non verte direttamente su Adobe, ma parte da un assunto di base più generale: il futuro sarà  sempre più fatto di Rich Internet Applications. E qual è oggi la scelta più in voga per lo sviluppo di questo tipo di applicazioni? Ajax.

Nella prospettiva di Leung, però, Ajax presenta due problemi:

  1. se si va oltre semplici ed accattivanti effetti di animazione e si vuole costruire qualcosa di appena più sostanzioso, lo sviluppo in un'ottica cross platform può diventare un incubo (più browser per ogni piattaforma e se non bastasse più e differenti versioni dello stesso browser);
  2. performance di Javascript.

I vantaggi di Ajax? Uno su tutti: non appartiene a nessuno, non c'è nessun singolo protagonista del mercato che può da solo controllare il set di diverse tecnologie che compone il mosaico.

Sempre secondo Leung ci sono solo due possibili alternative.

La prima è rappresentata da Flash/Flex. Per certi versi è speculare rispetto ad Ajax. Ha il pregio di offrire un solo e unico runtime che gira allo stesso modo su tutte le piattaforme ed è diffuso almeno quanto i browser in grado di supportare al meglio applicazioni Ajax. Ha anche eccellenti tool di sviluppo. Perà è chiuso e appartiene ad un solo attore della commedia. Da qui il 'rischio Microsoft': una sola società  che detta i tempi di evoluzione e la direzione di una tecnologia o delle tecnologie in un settore cruciale del mercato.

La seconda alternativa è OpenLaszlo, che per svariati motivi non è però al momento in grado di candidarsi ad un ruolo da protagonista.

Tra i tanti post scritti in replica a quello di Leung, vogli segnalarne uno che non compare nel seguito postato dall'autore. àˆ quello di Dare Obasanjo.

Se si parla di un'alternativa ad Ajax, il problema dello sviluppo è cruciale, afferma. Il processo di sviluppo di un'applicazione Ajax oggi sembra ridicolo (seems like a joke) se paragonato a quanto è possibile fare sviluppando applicazioni Java con Eclipse o .Net con Visual Studio. E allora, quand'è che vedremo affermarsi una tecnologia per RIA che scalzerà  Ajax? Quando verrà  un'azienda di successo che dimostrerà  come l'adozione di una certa tecnologia alternativa porta maggiori vantaggi in termini di produttività  rispetto ad Ajax. In fin dei conti il boom di Ajax è coinciso con la sua adozione da parte di Google. E l'esplosione di interesse per Flash Video? Quanto è legata al successo di YouTube?

Se una singola compagnia troverà  il modo di essere più produttiva e/o costruire applicazioni web più ricche, il resto dell'industria seguirà .

Tra i tre fattori che secondo lui dovrà  possedere la tecnologia post-Ajax, vorrei riportare alla vostra attenzione il terzo. Riguarda l'insieme dei tool a disposizione degli sviluppatori. L'optimum sarebbe riproporre uno scenario simile a quello oggi offerto dal mondo Java, con una sorta di continuum da free e open source (Eclipse) fino a sistemi costosissimi e tuttofare (IBM WebSphere e/o BEA WebLogic).

Tutti d'accordo? Obiezioni?

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