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Il mercato dei browser nel 2012

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Analizzando i dati messi recentemente a disposizione da SitePoint riguardo alle tendenze del mercato dei browser durante l'anno appena passato, la frammentazione sembrerebbe essere stato il fattore più rilevante nell'influenzare l'evoluzione di questo particolare settore; i tre maggiori vendor (Redmond, Mountain View e Mozilla) si sarebbero infatti aggiudicati market share caratterizzati da valori percentuali spesso non molto dissimili.

Valutando globalmente l'andamento degli ultimi 12 mesi, si nota una pesante diminuzione delle quote di mercato associate alle release più datate di Internet Explorer tranne la 9, nonché una presenza finalmente marginale di IE6 e 7; ma a pesare meno sul traffico generato sarebbe stato anche Firefox, in particolare a causa della sempre crescente diffusione di Google Chorme.

Dal punto di vista degli sviluppatori, per i quali una condizione ideale sarebbe naturalmente quella di un trend di mercato che segua l'evoluzione degli standard Web più recenti, sarebbero state ancora molte le criticità  legate alle problematiche cross-browser e cross-version, soprattutto in considerazione del fatto che prendendo come riferimento le sole versioni 6, 7 e 8 di IE, queste avrebbero comunque avuto nel complesso una diffusione ben maggiore rispetto Firefox e di poco inferiore a Chrome.

Per quanto riguarda i browser storicamente dotati di un market share limitato, andrebbero sicuramente distinti i casi di Safari e Opera; il primo (in crescita) avrebbe infatti presentato uno quota minoritaria nel Browser Market considerato nel suo complesso, ma maggioritaria dal punto di vista dell'ecosistema di riferimento; andrebbe poi sottolineato l'ormai noto disinteresse di Cupertino per l'aggiornamento di Safari su Windows. L'applicazione di Opera Software avrebbe invece visto diminuire ulteriormente la sua capacità  di penetrazione dopo aver perduto il suo ruolo di alternativa privilegiata a IE e Firefox con l'affermazione di Chorme.

Interessante anche il dato relativo al mobile browsing (ad oggi quasi il 16% sul totale), dove Opera prenderebbe in parte la sua rivincita (anche se con un market share in diminuzione), ponendosi come terza forza dopo le soluzioni native di Android e iOS, e dove continuerebbe a farsi strada un'applicazione in ascesa quale UC Browser ormai più diffusa del browser Nokia.

In pratica, se da una parte si potrebbe salutare con favore l'affermarsi di una tendenza che sembrerebbe testimoniare il tramonto definitivo del monopolio di IE, dall'altra ad una situazione in cui la frammentarietà  era dovuta in particolare alla presenza di più versioni del browser di Redmond, si sarebbe sostituita (e in parte sommata) una condizione in cui il lavoro degli sviluppatori è e sarà  influenzato sempre di più da vendor che agiscono in maniera non coordinata dal punto di vista delle specifiche.

Via | SitePoint

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