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Safari: machine learning per la tracking protection

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I produttori di soluzioni per la navigazione Internet stanno diventato sempre più sensibili al tema della privacy in Rete. Questo per fidelizzare maggiormente i propri utenti che chiedono a gran voce un aumento del livello di sicurezza generale e, in particolare, di protezione per i propri dati. Durante l'annuale conferenza WWDC l'azienda di Cupertino ha presentato i vari update di MacOS e delle sue applicazioni più note, tra le quali spicca la nuova versione del browser Web Safari che integra ora un sistema per la Tracking Protection.

Safari è il browser di punta dei sistemi Apple, viene utilizzato da uno zoccolo duro di utenti e con questa nuova release di MacOS ("MacOS High Sierra") sarà possibile disporre un sistema anti-tracciamento con il quale limitare il più possibile il monitoraggio della proprie abitudini online. A presentare questo nuovo sistema di "intelligent tracking prevention" è stato Craig Federighi, SVP della divisione software engineering presso la Mela Morsicata.

Questa nuova funzionalità di Safari sfrutta un algoritmo di machine learning che andrà ad analizzare l'eventuale tracciamento operato dai siti web durante le sessioni di navigazione. I dati così raccolti verranno incrociati con le abitudini dell'utente, andando ad apprendere sia il comportamento di quest'ultimo che quello dei siti web e bloccando, di conseguenza, soltanto le pagine che realmente possono incidere sulla privacy.

Questo sistema andrà ad alimentare un database di statistiche raccolte in tempo reale e composto delle interazioni dell'utente, ciò in modo da non penalizzare i siti web considerati non invasivi.

Tecnicamente on si tratta quindi di un sistema per blocco dell'advertising (Ad blocking), ma di qualcosa simile a quanto già introdotto da diverso tempo in altri browser come Firefox e Opera. Apple avrebbe quindi deciso di allinearsi alla concorrenza offrendo un sistema "smart" per tutelare la privacy della propria utenza.

Via John Wilander

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