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Ubuntu: addio a Unity, si torna a GNOME

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Mark Shuttleworth ha recentemente pubblicato un articolo sul blog ufficiale di Ubuntu per comunicare una notizia che, fino a qualche giorno fa, nessuno si sarebbe mai aspettato. Nel post si legge che lo sviluppo di Unity, Mir e Ubuntu Phone (con Ubuntu Touch) non verrà proseguito e questi progetti non riceveranno ulteriori investimenti in futuro.

Il fondatore di Canonical ha quindi annunciato la fine di tre progetti che sono stati strategici per gli ultimi 6 anni di vita dell'azienda. In particolare Unity era divenuto un punto di riferimento per numerosi utenti che presto saranno costretti a migrare su altri desktop environment.

Cattura

Unity nasceva come interfaccia utente dedicata ai piccoli netbook, nello stesso periodo GNOME Shell faceva la sua comparsa portandosi dietro una serie di critiche via via sempre più accese (poi mitigate con la maturazione del progetto) che portarono Canonical ha realizzare un proprio ambiente grafico, scegliendo quindi di implementare Unity anche per i desktop.

Canonical abbandona dunque l'obbiettivo della "convergenza" di codice e UI che aveva intrapreso anni fa con l'inizio dei lavori per lo sviluppo di Unity 8. Il team di Ubuntu focalizzerà ora il suo impegno nei settori dove Canonical è maggiormente cresciuta negli ultimi anni, ovvero il supporto dedicato alle grandi aziende e i progetti basati su IoT e Cloud, contesti dove la distribuzione sta portando un rilevante contributo di integrazione grazie a Snappy Core, il sistema di Canonical dedicato agli embedded device.

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Il "nuovo desktop" environment di punta sarà GNOME, che a partire da Ubuntu 18.04 LTS farà il suo grande ritorno come ambiente grafico su Ubuntu, era infatti dai tempi di GNOME 2 che Ubuntu non presentava una versione di default equipaggiata con "lo gnomo". Ubuntu 17.04 e 17.10 continueranno invece ad usare Unity 7, che riceverà il supporto di Canonical fino alla fine del ciclo di vita di queste due versioni standard.

Via Insights Ubuntu

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