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Facebook: le funzionalità di base sono replicabili nelle App

Facebook rinuncia alle policy che impedivano agli sviluppatori di terze parti di replicare le funzionalità della piattaforma.
Facebook: le funzionalità di base sono replicabili nelle App
Facebook rinuncia alle policy che impedivano agli sviluppatori di terze parti di replicare le funzionalità della piattaforma.
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Facebook consentirà ora agli sviluppatori di terze parti di creare applicazioni e funzionalità che replicano le features già presenti sulla propria piattaforma. L'azienda capitana da Mark Zuckerberg ha infatti annunciato che cancellerà la sezione 4.1 delle policy che vietava questa pratica. Tale norma stabiliva la necessità di aggiungere qualcosa di unico alla comunità, senza dunque replicare le feature di base già fornite dal social network.

In passato Facebook ha usato tale norma in modo selettivo per contrastare i concorrenti che volevano sfruttare il suo bacino di utenti. Applicazioni come Vine, Voxer, MessageMe e Phhhoto sono state tagliate fuori dal social network perché replicavano funzioni già presenti in Facebook come ad esempio la creazione di video, la messaggistica o le GIF.

Sfruttare le API di Facebook per reperire contatti tramite applicazioni esterne è spesso la formula vincente per ottenere successo e popolarità, se infatti un utente non riesce a mettersi in contatto con la propria cerchia di amici spesso abbandona una determinata piattaforma. Venire tagliati fuori dalle API di Facebook può quindi portare al fallimento di un progetto.

Fortunatamente Menlo Park ha deciso di porre fine a questa strategia, una scelta che probabilmente deriva dalla forte pressione che l'azienda sta ricevendo negli ultimi tempi a causa dei recenti scandali, come ad esempio quello che l'ha vista coinvolta con Cambridge Analytica. Creando una piattaforma più equa e aperta, dove gli sviluppatori possono creare applicazioni senza il timore di essere essere estromessi una volta che iniziano ad avere successo, potrebbe rinvigorire l'ecosistema degli sviluppatori di terze parti che gravitano intorno a Facebook.

Da parte sua Facebook ha commentato la sua scelta in questo modo:

"Abbiamo costruito la nostra developer platform anni fa per aprire la strada all'innovazione nelle App e nei servizi. A quel tempo abbiamo preso la decisione di limitare le App che replicavano le nostre funzionalità principali. Questo tipo di restrizioni sono comuni ed è possibile trovarle anche in altre aziende come YouTube, Twitter, Snap e Apple. Il nostro team esamina regolarmente le nostre politiche per garantire che proteggano i dati delle persone e consentano di costruire servizi utili sulla nostra piattaforma a vantaggio della comunità di Facebook. Come parte della revisione in corso abbiamo deciso di rimuovere questa politica ormai obsoleta in modo che la piattaforma rimanga il più aperta possibile. Pensiamo che questa sia la cosa giusta da fare man mano che le piattaforme e la tecnologia si sviluppano e crescono."

Il cambiamento delle policy si applicherà retroattivamente. Dunque gli sviluppatori che hanno perso l'accesso alle API di Facebook saranno in grado di inviare la loro App per la revisione e, una volta approvata, recupereranno l'accesso a tali interfacce.

Gli elenchi dei contatti non possono ancora essere esportati in un modo veramente interoperabile, ma ora gli sviluppatori non correranno il pericolo di perdere l'accesso alle funzionalità della piattaforma.

Via Normativa della Piattaforma Facebook

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