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Patch al kernel Linux sui nomi VFAT, la vicenda TomTom si fa sentire

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La vicenda tra Microsoft e TomTom non sembra essersi conclusa del tutto. Nel mondo Linux se ne continua non solo a discutere, ma anche a lavorarci, cercando di prevenire quelle che potrebbero divenire "grane legali" per chi ha intenzione di utilizzare il filesystem VFAT.

La vicenda è nota a tutti i "linuxari". La prima mossa era stata di Microsoft che era partita col citare in tribunale TomTom in merito ad un uso non autorizzato di alcuni brevetti, detenuti propri dal colosso di Redmond. Tra i brevetti in discussione ce n´erano anche alcuni riguardanti il filesystem VFAT. La seconda mossa era stata di TomTom, che aveva risposto alle accuse di Microsoft citandola a sua volta per un violazione di alcuni propri brevetti. Oltre a questo TomTom aveva stretto alleanza con la fondazione Open Invention Network. A questo punto sembrava che la "battaglia" fosse imminente.

Alla fine, Microsoft e TomTom sono arrivate ad un accordo.

Ora, già da più di un mese la Linux Foundation sta cercando di capire se la vicenda tra Microsoft e TomTom costituirà un caso isolato, o sarà solo l´inizio di un vero e proprio assalto da parte di Microsoft al mondo Linux. Le parole di Sam Ramji, Platform Strategy Senior di Microsoft, che al Linux Summit ha comunicato che BigM non ha intenzione di iniziare una crociata contro Linux, non rassicurano affatto. I comunicati ufficiali della Linux Foundation ad oggi sono abbastanza chiari e possono essere riassunti con una frase: "Abbandonate l´utilizzo del filesystem VFAT".

Ad avvalorare questa tendenza c´è il lavoro effettuato da Andrew Tridgell, uno degli sviluppatori del progetto SAMBA, un altro progetto che potrebbe in un futuro più o meno lontano entrare nell´occhio del ciclone Microsoft. Tridgell ha sviluppato una patch al Kernel Linux che consentirebbe l´utilizzo dei nomi lunghi del fileystem VFAT solo per operazioni di lettura.

Abilitando il flag di compilazione CONFIG_VFAT_NO_CREATE_WITH_LONGNAMES sarà possibile, infatti, compilare un Kernel Linux che consente di accedere solo in lettura ad un file salvato su VFAT con un nome più lungo di otto caratteri. Le operazioni di scrittura saranno vietate. Ovviamente, poi, l´accesso in lettura e scrittura ai file VFAT il cui nome rispetta il formato 8.3 sarà sempre e comunque garantito.

La patch di Andrew Tridgell ancora sono sembra essere stata aggiunta all´albero ufficiale del Kernel Linux, e in effetti ci sono ancora margini di miglioramento, come si può evincere dalla nuova versione. Oltre a questo, poi, c´è anche da dire che la Linux Foundation non ha approvato questa modifica come ufficiale, e ne, e questo è ovvio, porà garantire che chi utilizza il flag CONFIG_VFAT_NO_CREATE_WITH_LONGNAMES sia esonerato da problemi legali con Microsoft.

La vicenda, dunque, sembra ancora proseguire. Il fatto che si sia passati da una fase di analisi ad una "attività pratica" avvalora il fatto che l´argomento è attuale, importante e un po´ preoccupante. Qui, ovviamente, il problema non potrà essere risolto solo lavorando lato "Kernel Linux", bisognerà capire se e come ci si dovrà comportare lato "Windows Driver"...

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