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Ubuntu 11.10 Server, installazione veloce con Orchestra e Cobbler

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Manca ormai poco al rilascio di Ubuntu 11.10 e alcuni cambiamenti, o proposte se vogliamo, riguardano il cloud secondo Ubuntu.

Sul portale cloud.ubuntu.com sono stati riportati alcuni post (1,2) che possono semplificare la vita, se si necessita di installazioni multiple e semi-automatizzate.

In pratica viene usato un server (anche su VirtualBox) che mantiene le immagini ISO minimali delle varie release e che viene chiamato "Ubuntu Orchestra Server", prendendo il nome dal software che gestisce cobbler (progetto Fedora) e che permette di creare, gestire e fornire immagini ISO tramite tftp verso le macchine in rete di cui bisogna conoscere solo il MAC Address.

Di progetti con il boot da rete (PXE boot) ne esistono molti, ma visto che la parola "cloud" è di moda, forse ci aiuta a capire anche come si può operare in un ambiente dove devono essere installati diversi server.

La struttura proposta si compone quindi di un DHCP server, di Ubuntu Orchestra Server e il PXE boot server, tutti sulla stessa macchina.

La chicca che contraddistingue il post è l´uso di un file con le preimpostazioni che contiene il file kickstart per l´installazione del server, in pratica il file di testo che potete vedere su http://bit.ly/uquick.

Passando come parametri al boot i valori:
"priority=critical locale=en_US url=http://bit.ly/uquick"

in pochi minuti viene formattato il server e riavviato con l´utenza ubuntu/ubuntu già configurata. Basta poco per avere un file ottimizzato per le nostre esigenze (vedi preseed, kickstart).

Orchestra permette quindi anche la la creazione di sistemi o profili, che può essere fatta anche da terminale usando cobbler a riga di comando. ad esempio se digitiamo da terminale

sudo cobbler system add --name=server1 --mac="00-01-0A-00-0E-FC" --profile=oneiric-x86_64

in pratica abbiamo aggiunto una nuova macchina che sarà visibile dall´interfaccia Web Orchestra, con una URL del tipo

http://10.0.1.100/cobbler_web

se invece vogliamo importare un´immagine useremo:

sudo cobbler-ubuntu-import oneiric-x86_64

Sulle pagine relative a cobbler sul wiki di Ubuntu, possiamo approfondirne l´uso per l´installazione e il deployment.

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