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Stop a Calibri: Microsoft cambierà il font di default

Dopo anni in cui Microsoft si è affidata a Calibri, pare che il colosso di Redmond abbia deciso di rimpiazzare il font di default.
Stop a Calibri: Microsoft cambierà il font di default
Dopo anni in cui Microsoft si è affidata a Calibri, pare che il colosso di Redmond abbia deciso di rimpiazzare il font di default.
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Dopo diversi anni in cui quasi tutti i principali prodotti di Microsoft si sono affidati al font Calibri come scelta di default, pare che il colosso di Redmond abbia deciso di cambiare. Cerchiamo quindi di capire i motivi dell'abbandono di Calibri, e quali sono le alternative che potremo aspettarci a breve.

Stop a Calibri: perché?

In un recente post pubblicato sul blog di Microsoft 365, il Microsoft Design Team ha menzionato la necessità di Microsoft di mantenersi in uno stato di costante evoluzione, spiegando inoltre come il font predefinito influisca in modo significativo sulla primissima impressione che l'utente può costruirsi di un sistema o di un prodotto. La scelta del font si ripercuote in effetti su un'innumerevole gamma di documenti (digitali e non), dai curricula alle email, passando per report e documenti testuali di varia natura. È per questo motivo che scegliere il font predefinito in maniera oculata risulta fondamentale per evitare brutte impressioni, oltre che eventuali problemi legati alla leggibilità.

Pensando al concetto di "prima impressione" summenzionato, il fatto che Microsoft abbia registrato un fatturato di 41 miliardi di dollari nel terzo trimestre, oltre ad un utile netto di 15,5 miliardi di dollari, per l'azienda di Redmond non sembrerebbe proprio il caso di fare allarmismi. Fatto sta che Microsoft ha deciso di commissionare il design di cinque nuovi font, ognuno dei quali è candidato a sostituirne uno che, a detta di molti esperti, non pare avere difetti significativi.

I nuovi font

Nello stesso post citato in precedenza, il Microsoft Design Team ha presentato ognuno dei cinque font candidati a sostituire Calibri. Riportiamo di seguito un'anteprima di ognuno di essi, oltre che una descrizione che riprende le descrizioni fornite dal team di Microsoft:

  • Bierstadt: è un font sans serif preciso e contemporaneo, ispirato alla tipografia svizzera della metà del XX secolo. Viene definito come font versatile, che esprime semplicità e razionalità mantenendo una forma altamente leggibile

    Bierstadt
  • Grandview: si tratta di un font derivato dalla segnaletica stradale e ferroviaria tedesca, che era stata progettata per essere leggibile anche da lunga distanza ed in cattive condizioni di visibilità, oltre ad essere stato pensato anche per l'uso all'interno di testi lunghi e documenti

    Grandview
  • Seaford: è un font con forme delicate, organiche ed asimmetriche, che aiutano la lettura enfatizzando le differenze tra le lettere, creando così forme di parole più riconoscibili

    Seaford
  • Skeena: i tratti di questo font sono modulati sfruttando un forte contrasto tra spesso e sottile, enfatizzando le estremità delle lettere. Microsoft afferma che queste caratteristiche lo rendono ideale per il testo in documenti lunghi, così come in passaggi più brevi come quelli che possono essere inseriti in presentazioni, brochure e tabelle

    Skeena
  • Tenorite: si tratta di un font sans serif dall'aspetto abbastanza tradizionale, ma (a detta di Microsoft) con uno stile caldo e amichevole

    Tenorite

Tutti i nuovi font sono già disponibili per gli iscritti a Microsoft 365, e chi volesse ottenerli può fare riferimento a questa pagina.

L'ultima modifica del font di default dei prodotti Microsoft risale al 2007, quando Calibri sostituì Times New Roman. Mentre all'epoca la scelta di Microsoft fu motivata dalla necessità di una migliore resa grafica su schermo, questa volta le giustificazioni sembrano legate ad una voglia non proprio esaustivamente motivata di restyling della propria immagine. Non resta che attendere un po' di tempo per capire quali frutti porterà questa decisione.

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