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Continuous delivery: intervista a Andi Gutmans co-founder e CEO di Zend Technologies

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Intervista a Andi Gutmans co-founder e CEO di Zend Technologies riguardo al tema della Continuous delivery come mezzo per aiutare le aziende a rilasciare applicazioni più velocemente e con maggiore qualità attraverso il raffinamento e l'automatizzazione dei processi che portano il software dallo sviluppo alla produzione.

Pare che quello della continuos delivery sia un tema molto caldo ultimamente. Come mai?

Sono molte le aziende che interpellano i nostri analisti perché vogliono capire come sia possibile diventare come Facebook o come altri grandi nomi quando di parla di tecnologia e processi relativi al prodotto. Vogliono migliorare per poter sostenere ritmi di sviluppo e rilascio più veloci al fine di migliorare ed ottenere un engagement maggiore degli utenti. I cambiamenti necessari però non avvengono dall'oggi al domani e le azioni da compiere possono essere più o meno complesse a seconda delle dimensioni delle aziende stesse e dei processi già stabiliti internamente.

Com'è adottata la continuous delivery dagli sviluppatori? È più facile metterla in pratica per i grandi nomi?

Non è stato riscontrato un reale frazionamento tra piccole e grandi aziende. Per ovvii motivi di complessità aziendale e dei processi consolidati le aziende più piccole e meno strutturate hanno minori problemi per l'adozione della continuous delivery all'interno del loro workflow.

Cosa dovrebbe spingere un'azienda ad investire tempo e denaro per cambiare i propri processi?

Molte aziende sanno di aver bisogno di cambiare i propri processi ma non sanno come farlo. Vogliono cambiare principalmente per offrire maggiore qualità attraverso i propri prodotti e servizi e per aumentare il ritmo di rilascio del proprio codice: questo si traduce molto spesso in vantaggio competitivo dal punto di vista dei costi presentati al cliente che troverà maggiormente vantaggiose le offerte rispetto a quelle di altre aziende.

Quanto è complesso adattare i processi aziendali per introdurre un concetto come quello di continuous delivery?

Sicuramente una startup avrà meno difficoltà rispetto a un'azienda più strutturata e con una storia più lunga alle spalle. Spesso necessitano di aiuto sotto diversi aspetti, tuttavia quasi sempre il primo cambiamento deve partire dal management che definisce la direzione da prendere. Una cosa importante da tenere in considerazione è che i cambiamenti possono essere introdotti per fasi successive e anche piccoli cambiamenti possono portare ad ottenere grandi risultati nel lungo termine.

Continuous delivery come uno dei pilastri dell'Agile Delivery System. È per caso il tassello più importante?

È difficile dare una risposta. Ciò che è sicuro è che l'architettura viene prima di tutto e la sua implementazione favorisce l'adozione di processi tali da permettere la continuous delivery. Dall'unione di questi due deriva poi tutto il discorso relativo al cloud che rappresenta un ulteriore valore aggiunto.

Parlando di cloud ritenete ci sia spazio nel mercato per tutti i player attuali? Voi come vi posizionate?

Credo che non ci sia spazio per tutti e per quanto riguarda il lungo termine Microsoft, Google e AWS sono i nomi più credibili. Il nostro obiettivo è rendere Zend Server la migliore applicazione PHP per servizi cloud lavorando a stretto contatto con i nostri partner.

C'è qualcosa che vorreste aggiungere relativamente al tema della continuous delivery?

Certo. Zend ha pubblicato il suo blueprint per continuous delivery ed è in attesa di feedback da parte di tutti. Leggete e fateci sapere cosa ne pensate.

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