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HTML5: è consigliabile usare l'input date?

HTML5: è consigliabile usare l'input date?
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Tra i numerosi nuovi elementi introdotti da HTML5 vi sono anche una serie di input type addizionali pensati per semplificare il lavoro degli sviluppatori nella realizzazione di interfacce utente; uno di essi è l'input date, una componente per i form concepita per consentire la selezione di una data, possibilmente tramite datepicker. Almeno in linea teorica l'input date dovrebbe essere supportato dalla maggior parte dei browser più diffusi, in realtà però ciò non avviene.

Tale problematica troverebbe origine in particolare nel fatto che i vendor avrebbero incontrato alcune difficoltà nell'implementazione del datepicker e nell'introdurre compatibilità con altre funzionalità dell'input date, basti pensare ad attributi min, max o step che sono fondamentali per la definizione degli intervalli. A tale proposito è possibile ricordare che l'input date potrebbe essere utilizzato come un comune input type ma specificatamente dedicato all'inserimento libero di una data:

<label for="data-temp">Inserisci una data:</label>
<input id="data-temp" name="data-temp" type="date">

O per consentire ad un utilizzatore definire il medesimo parametro all'interno di un range stabilito a priori:

<label for="data-temp">Seleziona una data a partire da oggi alla fine di febbraio:</label>
<input id="data-temp" name="data-temp" type="date" min="2016-02-03" max="2016-02-29">

Fin qui nessun problema, se non fosse per il fatto che, nel caso specifico, le incompatibilità cross-browser e cross-version sono diverse. In mancanza di supporto da parte dell'applicazione corrente tale input type verrà trattato come un comune input text, rendendo quindi inutile il ricorso agli attributi nonché indisponibili i vantaggi che questo elemento potrebbe recare con sé in fase di creazione dei form per l'interazione con gli utenti.

Ad oggi l'input date è stato implementato in Google Chrome (anche per Android), Opera (non nella release "Mini"), Android Browser e su Microsoft Edge; troviamo un supporto parziale in Safari per iOS (min, max e step non vengono riconosciuti) ma non nella versione Desktop, mentre rimarrebbero escluse due soluzioni particolarmente popolari come Firefox e Internet Explorer 11. Sono poi da segnalare alcuni comportamenti anomali come per esempio la versione non particolarmente usabile con la quale il datapicker viene proposto da Edge.

Al di là della favorevole accoglienza nei confronti degli standard più recenti, sembrerebbe quindi che la frammentazione abbia ancora un ruolo fondamentale nell'influenzare la scelte degli sviluppatori. Con buona pace di chi, ragionevolmente, si aspettava che Internet Explorer 6 (ma anche qualche release successiva) e i prefissi CSS fossero gli ultimi ostacoli da superare.

Via Can I use?

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