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UX Design: trend mobile irrinunciabili

UX Design: trend mobile irrinunciabili
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Con la crescita esponenziale delle capacità hardware di smartphone e tablet, anche le possibilità per la progettazione mobile si ampliano. Rispetto a pochissimi anni fa, gli sviluppatori possono approfittare delle più svariate tecnologie nonché dei più disparati sensori, così da sfruttare funzioni avanzate da inglobare nelle loro interfacce. Molte di queste innovazioni, quali ad esempio la realtà aumentata, già oggi sono entrate a pieno titolo nell'UX Design per l'universo mobile e, come facile intuire, sono pronte a sbarcare anche su desktop.

Ma quali sono le tendenze da implementare sin da subito, per non farsi cogliere impreparati in uno scenario dai repentini mutamenti?

Come proprio obiettivo, l'UX Design non ha solo l'intento di proporre interfacce visivamente gradevoli, ma anche e soprattutto di aiutare l'utente nelle operazioni quotidiane, incrementandone la comprensione dello strumento e liberando le possibilità dei dispositivi a sua disposizione.

Di recente, sembrano essere emerse tre tendenze sul fronte della progettazione orientata al mobile, ormai praticamente comuni alla maggior parte delle applicazioni.

Movimento e animazioni

Nonostante le animazioni siano state protagoniste della progettazione web dalla fine degli anni '90 alla prima metà dei 2000, con l'affermazione di stili essenziali e minimalisti si è preferito eliminare dalle interfacce fronzoli considerati inutili, tali da confondere l'utente o rendere poco performante l'esperienza d'uso.

Una conseguenza forse derivata dall'abuso di Flash in passato, con siti web fin troppo carichi, lenti nella navigazione, poco orientati all'usabilità. Di recente, effetti di movimento e animazioni sono però tornati nuovamente in gran voga, seppur in modo tutt'altro che invadente.

Dal punto di vista dell'UX Design, ricorrere a queste soluzioni potrebbe essere la scelta ideale per facilitare la comprensione da parte dell'utente, ma anche per fornire indicazioni utili sul suo comportamento. L'esempio classico è quello dell'effetto rimbalzo per lo scrolling delle pagine: un simile stratagemma permette all'utilizzatore di capire, in un solo sguardo, a quale velocità venga effettuato lo scorrimento stesso, garantendo maggiore controllo sulla pagina.

Ancora, un testo dal lieve effetto a dissolvenza alla pressione potrebbe suggerire funzioni aggiuntive oppure errori, così come una transizione dal bianco e nero ai colori per la selezione di un gruppo d'immagini. Le possibilità sono praticamente infinite e tutte concorrono nel rendere l'esperienza d'uso più immediata.

Realtà aumentata

La realtà aumentata è certamente un fattore da tenere in considerazione quando si elabora un'interfaccia e si cerca di ottimizzare l'esperienza utente. Smartphone e tablet permettono oggi di approfittare di processori molto potenti e di ottiche a elevate qualità, quanto basta per proporre non solo servizi innovativi, ma anche per coinvolgere l'utilizzatore.

La realtà aumentata permette all'utente di sperimentare un prodotto o un servizio inserendolo nella sua quotidianità, rendendo quindi immediata la comprensione e innalzando significativamente la sua soddisfazione.

L'esempio tipico è quello di un'applicazione pensata per gestire l'arredamento della casa: l'utilizzatore, semplicemente puntando la fotocamera nell'ambiente in cui si trova, può ricevere informazioni immediate su misure e stile, provare diversi mobili virtuali prima dell'acquisto, ottenere consigli in diretta per scovare la migliore configurazione spaziale possibile. Per questo motivo, nell'UX Design, tale possibilità non deve essere scartata a priori, preferendo invece il supporto di esperti in architettura 3D.

Interfacce di conversazione

È forse il trend di design più diffuso del momento, considerando come tutti i big dell'informatica abbiano deciso di scommettervi. Non solo con il rilascio di assistenti vocali - basti pensare a Siri di Apple oppure a Cortana di Microsoft - ma anche di speciali dispositivi pensati per la smart home. L'UX Design deve quindi approfittare sempre più delle interfacce di conversazione, ovvero di quelle tecnologie che permettono all'utente di interrogare vocalmente un dispositivo per ottenere, in modo immediato, informazioni multiple.

Non è però tutto, poiché questo tipo di progettazione non si ferma agli assistenti vocali, ma include una lista molto prolifica di altre alternative, quali chatbot per i servizi clienti o le applicazioni di messaggistica.

Sembra che simili tecnologie permettano di aumentare sensibilmente il livello di coinvolgimento dell'utente, tramite un ambiente che sia molto familiare e sovrapponibile alle sue modalità di interazione con gli altri.

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