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Spam e trucchi

Comportamenti da evitare per un buon posizionamento
Comportamenti da evitare per un buon posizionamento
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In relazione ai motori di ricerca, si usa il termine spam per indicare siti o pagine preparati con l'apposito scopo di arrivare alle prime posizioni dei risultati, senza offrire un reale contenuto utile al navigatore.

Una precisazione è doverosa. Non si ritiene spam l'ottimizzazione, anche eccessiva, di una pagina o di un sito, se poi il contenuto è utile e originale.

Si definiscono spam-engine quei siti realizzati appositamente per assomigliare ad un motore di ricerca in modo da avere contenuti utili per l'indicizzazione. Si distinguono dai motori veri e propri perché non hanno una reale struttura pensata per fornire un servizio al navigatore. I risultati sono pieni di pubblicità, i sistemi di ricerca sono primitivi, l'efficienza è minima.

Le caratteristiche principali degli spam-engine e delle pagine spam di siti convenzionali sono:

  • le pagine sono solitamente in numero elevato;
  • i contenuti sono spesso casuali, privi di senso, con molte ripetizioni di chiavi o disordinati;
  • le pagine sono costruite da appositi programmi, spesso dinamicamente, senza alcuna cura per la qualità del contenuto.

Posizionare siti mediante la realizzazione di pagine spam, è estremamente rischioso perché i motori di ricerca stanno investendo molto nella creazione di algoritmi in grado di identificarne la natura per eliminarli dai risultati. Alcuni motori, inoltre, offrono un servizio di segnalazione degli spam-engine, dando modo ai navigatori che li individuano, di indicarli.

Trucchi per i motori

I motori, negli anni, hanno creato algoritmi per determinare l'attinenza di una pagina o di un sito ad una ricerca fatta dal navigatore.

Lo studio e la sperimentazione consentono di comprendere quali siano i metodi usati per comporre i risultati, i parametri di maggior incidenza e le soglie limite.

Tali conoscenze permettono di realizzare pagine e siti che abbiano le caratteristiche necessarie per meglio posizionarsi sui motori, a fronte delle ricerche delle chiavi oggetto dell'attività.

Diverso è, invece, impiegare trucchi per raggirare i motori e acquisire attinenza in modo forzato rispetto a quello che è il contenuto visibile al navigatore che osserva la pagina.

L'espressione "trucchi e trucchetti" è usata per indicare quei metodi di ottimizzazione basati sul tentativo sistematico di scalare i risultati aggirando gli algoritmi dei motori.

L'uso di tali trucchi, seppur efficace in molte situazioni, è estremamente rischioso perché combattuto dai motori. Lavorare ostacolando i motori di ricerca non è mai conveniente sul lungo termine perché obbliga a controllare sistematicamente il sito posizionato, intervenendo di continuo per correggere le pagine a fronte delle modifiche degli algoritmi.

Grave, inoltre, è il rischio di essere bannati, cioè eliminati dai database dei motori, perdendo ogni visibilità.

Esempi di trucchi e trucchetti sono:

  • scritte con caratteri dello stesso colore dello sfondo per nascondere l'eccessiva ripetizione di chiavi nel testo o l'inserimento di frasi non attinenti;
  • inserimento di immagini di un pixel, con lo scopo di inserire clausole "Alt" con testi utili per il posizionamento;
  • eccessiva ripetizione delle chiavi (key stuffing);
  • inserimento di elenchi di chiavi nei tag title e nella description.

La domanda se un trucco funziona o no è già un errore. I trucchi non vanno usati. Semplicemente.

Cosa evitare

Volendo riassumere, quali sono le cose da evitare nel posizionamento di un sito?

  • Non usare trucchi e trucchetti. Sono troppo rischiosi e hanno la necessità di un continuo controllo e manutenzione del sistema.
  • Evitare l'uso di tecniche dichiaratamente non gradite dai motori, pena l'esclusione definitiva dagli indici (cloaking, redirect).
  • Evitare l'eccessiva presenza di codice Javascript nelle pagine.
  • Realizzare siti con troppi temi non attinenti tra loro, soprattutto in settori a forte competizione.
  • Puntare con link siti spam.

Il comportamento dei navigatori

Per meglio accontentare e fidelizzare i propri navigatori, i motori studiano i comportamenti e la psicologia degli utenti mediante la registrazione e l'analisi di fenomeni che potrebbero in qualche modo evidenziare preferenze e necessità.

Un'alta durata media delle visite alle pagine di un sito, per esempio, potrebbe far ritenere che lo stesso sia interessante. Il concetto di durata di una visita è alquanto evanescente e molto ci sarebbe da dire a proposito, ma ciò esula da questa trattazione. In termini statistici sui grandi numeri, comunque, si accetta il significato e quanto rappresenta. A sunto: se ci si ferma molto su una pagina, probabilmente è perché la stessa è interessante (anche se ovviamente si potrebbe essere semplicemente occupati in altro, pur avendo la pagina a video).

La richiesta di inserimento di una pagina tra i "preferiti" del browser, quando intercettata dal motore mediante una toolbar, sicuramente attesta l'interesse dell'utente per la stessa. L'apposizione sulla pagina di una funzione che faciliti il visitatore a fare ciò, potrebbe aumentare il numero di inserimenti e quindi di feedback ai motori, con evidenti benefici.

Il numero di click effettuati sulla URL della pagina, a fronte delle ricerche condotte, è un'ulteriore spinta al posizionamento. Scrivere buone descrizioni che invoglino il click, oltre a portare traffico, aumentano il rank avviando un loop in crescendo sicuramente vantaggioso.

L'inserimento di Feed RSS e Trackback, favorendo lo scambio dei link ed aumentando i feedback inviati ai motori, aumentano la sensazione di interesse per la pagina.

Studiare il comportamento dei navigatori, comprenderne gusti, esigenze e gestualità, portando tale conoscenza nelle pagine, conduce ad enormi benefici.

Suggerimenti per i test

Se si vogliono effettuare sperimentazioni è importante:

  • usare domini di recente registrazione o che comunque non siano mai stati oggetto di spam;
  • lavorare su un numero ristretto di pagine, salvo che le prove non siano proprio relative al loro numero;
  • effettuare i test su poche chiavi, meglio se conosciute;
  • lasciar passare un opportuno periodo prima di analizzare i risultati;
  • usare campagne di pay per click, quando possibile;
  • escludere dalle statistiche tutto ciò che non è inerente al motore oggetto della prova;
  • registrare lo stato del sito e gli accessi prima dell'inizio delle prove;
  • escludere la dipendenza dal posizionamento, dove possibile.

Prima di iniziare il periodo di prova è importante valutare quali sono tutte le variabili che possono incidere sul risultato, in modo da toglierne il maggior numero possibile. Le variabili che non possono essere escluse saranno tenute in considerazione, durante la valutazione dei risultati.

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