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Apertura e salvataggio immagini

Aprire e salvare immagini con GIMP: le affinità, ma anche le grandi differenza, con gli altri software di fotoritocco presenti sul mercato.
Aprire e salvare immagini con GIMP: le affinità, ma anche le grandi differenza, con gli altri software di fotoritocco presenti sul mercato.
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Per quanto sia simile a molti dei software commerciali di fotoritocco, il lavoro con GIMP può presentare anche delle sostanziali differenze. Per questo motivo, è utile partire dall'analisi degli strumenti e delle funzioni di base, anche quelle che di primo acchito possono apparire fin troppo scontate. In questa lezione, perciò, si imparerà ad aprire e salvare un'immagine.

Aprire un file

L'apertura o l'importazione di un file immagine all'interno di GIMP, affinché possa essere agilmente modificato, ricorda da vicino qualsiasi suite per l'editing fotografico. Vi sono però delle piccole differenze che, forse complice anche l'abitudine, potrebbero generare dei noiosi grattacapi.

L'operazione più semplice per importare un documento sul layout principale, purché in un formato compatibile, è quella di trascinarlo direttamente nell'apposita finestra con il classico drag & drop. Il file sarà subito disponibile per le operazioni successive, come mostrato in Figura 1.

Figura 1. Drag & drop (click per ingrandire)

Drag & drop

Naturalmente, si possono utilizzare anche i menu principali del programma. Selezionando File, si trovano diverse opzioni. La prima è il classico Apri, comando che permetterà di scegliere l'immagine navigando fra le cartelle del proprio computer, così come in Figura 2. Ma non mancano funzioni aggiuntive: con Apri Come Livelli si potranno aggiungere degli scatti in livelli stratificati rispetto a quello principale, mentre con Apri Posizione si potrà agire su una risorsa online, conoscendone preventivamente l'URL.

Figura 2. Apertura immagine (click per ingrandire)

Apertura immagine

Salvare un file

Mentre il processo d'apertura è praticamente indolore, quello di salvataggio richiede un pizzico d'attenzione in più. Le differenze, soprattutto con Photoshop, sono infatti importanti. Si parta dall'analisi del menu File, dove si ritroveranno fortunatamente dei comandi ben noti: Salva, Salva Con Nome e Salva Una Copia.

Figura 3. Salvataggio (click per ingrandire)

Salvataggio

Il comando Salva opera praticamente una sovrascrittura dell'immagine, mantenendone il formato. Salva Con Nome permette di modificare la dicitura del file ma, come mostrato in Figura 4, opera solo sui formati nativi di GIMP: in questo caso l'XCF, l'equivalente del PSD di Photoshop. Salva Una Copia, invece, duplica il file aggiungendone le modifiche, così da evitare perdite non volute dall'originale.

Figura 4. Formato XCF (click per ingrandire)

Formato XCF

Oltre all'XCF, GIMP può gestire in modo nativo anche gli archivi bzip e gzip, molto popolari nell'universo Linux. L'intera lista è riportata in Figura 5.

Figura 5. Formati nativi (click per ingrandire)

Formati nativi

A questo punto, la domanda sarà sorta praticamente in modo spontaneo: come fare per salvare in JPG, PNG, BMP o in qualsiasi altro formato tra i più noti? È in questo passaggio la differenza con software come quelli di Adobe: tali opzioni non si trovano nei menu Salva, bensì in quello Esporta. Fortunatamente GIMP è in grado di agire su una nutritissima varietà di file, incluso anche il PSD, i RAW, i formati Microsoft e moltissimo altro ancora. In Figura 5, una lista parziale del grande elenco di possibilità garantite.

Figura 6. Tipi di file (click per ingrandire)

Tipi di file

Apparirà evidente come, rispetto alla concorrenza, manchino funzioni utili come il classico Salva Per Web, così da generare delle immagini che mantengano qualità pur riducendo il loro peso, affinché possano essere facilmente distribuite online. In questo caso si dovrà proseguire manualmente, regolando la qualità dell'immagine con l'apposito slider di salvataggio, cercando di trovare il miglior compromesso.

Terminato questo breve excursus, nella prossima lezione si tratteranno gli strumenti di selezione.

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