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OpenSUSE Leap 42.1: tutte le novità

Le caratteristiche, riassunte per immagini, dell'ultima versione di openSUSE che eredita parte degli strumenti e del codice da SUSE Linux Enterprise.
Le caratteristiche, riassunte per immagini, dell'ultima versione di openSUSE che eredita parte degli strumenti e del codice da SUSE Linux Enterprise.
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Il 4 novembre scorso (ad un anno esatto dal precedente rilascio) è stata resa disponibile la nuova versione di openSUSE, una delle principali distribuzioni Linux desktop gratuite. Questa nuova versione segna l'inizio di una vera e propria rivoluzione, che ne modificherà, d'ora in avanti, il processo intero di sviluppo, così come i cicli di rilascio. OpenSUSE Leap (nuovo nome di questo progetto, per contraddistinguerlo da Tumbleweed) utilizza infatti una parte significativa del codice e degli strumenti di SUSE Linux Enterprise (SLE). Così facendo, gli sforzi del team di sviluppo di SLE si ripercuteranno automaticamente su openSUSE, migliorando la qualità del sistema operativo.

In questo articolo riassumeremo le principali caratteristiche di openSUSE Leap 42.1 (il nuovo numero di versione, oltre che un omaggio alla Guida Galattica per Autostoppisti, è ricavato dall'ultimo rilascio di SLE 12.1, sommando a quest'ultimo numero la costante 30). Nel seguito ci aiuteremo con alcune immagini significative del sistema, ripercorrendo le caratteristiche del desktop e delle applicazioni di questa nuova distribuzione. Chiunque volesse scaricare questa distribuzione, può fare riferimento direttamente al sito ufficiale.

Il desktop

Come già accaduto con i rilasci precedenti, openSUSE 42.1 supporta diversi desktop environment, che possono essere selezionati già in fase di installazione: oltre al più classico KDE (quello più tipico di questa distribuzione), ed all'immancabile GNOME, sono disponibili anche XFCE 4.12.1 e LXDE, oltre alla possibilità di installare una versione testuale del sistema operativo, senza interfaccia grafica. Inoltre, è possibile utilizzare su openSUSE anche MATE 1.10, Cinnamon ed Enlightenment 0.19.12.

Figura 1. Selezione del desktop environment in fase di installazione (click per ingrandire)

Selezione del desktop environment in fase di installazione

Entrando nel dettaglio, openSUSE 42.1 include KDE Plasma 5.4 (le cui caratteristiche in dettaglio sono disponibili a questo link). L'interfaccia si contraddistingue per essere sempre molto accattivante, sfruttando i soliti effetti di trasparenza e le varie animazioni tipiche di questo desktop environment.

Figura 2. Il desktop di KDE Plasma 5.4 su openSUSE 42.1 (click per ingrandire)

Il desktop di KDE Plasma 5.4 su openSUSE 42.1

L'altro desktop environment principale è invece GNOME 3.16.2, che anche in questo caso non presenta personalizzazioni significative, offrendo la sua Shell ed il suo parco applicazioni di default.

Figura 3. Il desktop di GNOME 3.16.2 su openSUSE 42.1 (click per ingrandire)

Il desktop di GNOME 3.16.2 su openSUSE 42.1

Le applicazioni

Le applicazioni disponibili su openSUSE 42.1 sono moltissime, estensibili inoltre con quelle dei repository ufficiali tramite il solito package manager YaST, che offre anche una comoda interfaccia grafica (nonchè un'interfaccia testuale ncurses, molto comoda per le installazioni server).

Figura 4. L'interfaccia grafica di YaST sul desktop di openSUSE 42.1 (click per ingrandire)

L'interfaccia grafica di YaST sul desktop di openSUSE 42.1

Tra le applicazioni "general purpose" disponibili, vale la pena segnalare Firefox, LibreOffice 5, GIMP, Amarok e le già citate applicazioni a corredo dei vari desktop environment (GNOME Apps, KDE Applications, etc...).

Figura 5. LibreOffice 5 su openSUSE 42.1 (click per ingrandire)

LibreOffice 5 su openSUSE 42.1

Strumenti per gli sviluppatori

Su openSUSE 42.1 è disponibile anche l'ultima versione del Qt 5 GUI toolkit, che permette di sviluppare applicazioni grafiche basate su Qt 5.5, con tutte le sue nuove funzionalità. È inoltre possibile sviluppare applicazioni per GNOME tramite la nuova IDE Builder, finanziata da una campagna di crowdfunding del 2015, ed oggi finalmente pronta per l'uso (seppure ancora in versione anteprima). Maggiori informazioni su Builder sono disponibili sul sito di GNOME.

Figura 6. L'interfaccia di GNOME Builder (click per ingrandire)

L'interfaccia di GNOME Builder

Strumenti per i sistemisti

L'eredità di SLE è chiaramente visibile su openSUSE Leap. Vi sono, infatti, moltissimi strumenti per la virtualizzazione, quali VirtualBox, GNOME Boxes e virt-manager, ma anche QEMU, Docker e virsh.

Anche YaST è stato significativamente aggiornato, con più di 600 bug fix rispetto a quanto visto nella versione precedente. Un contributo, questo, dipeso in maniera sostanziale dalla natura open source del progetto, che ha visto un grandissimo numero di sviluppatori collaborare al suo miglioramento.

Figura 7. L'interfaccia testuale di YaST su openSUSE 42.1 (click per ingrandire)

L'interfaccia testuale di YaST su openSUSE 42.1

Infine, un tool molto interessante introdotto con openSUSE 42.1 è Machinery: si tratta di uno strumento che, tramite riga di comando, è in grado di fornire una descrizione dello stato del sistema, a fini di monitoraggio ma anche in preparazione di migrazioni verso altri sistemi, o per renderne intelligibile la configurazione. Il video seguente mostra un'introduzione a questo strumento, utilizzato proprio su openSUSE.

Vale la pena aggiungere, a quanto detto, che la nuova versione di openSUSE si basa sul kernel Linux 4.1, garantendo la compatibilità con l'hardware e le tecnologie più moderne.

Conclusioni

Riassumendo, openSUSE Leap è un progetto che garantisce maggiore stabilità rispetto ai già validi rilasci precedenti, grazie soprattutto all'avvicinamento a SUSE Linux Enterprise, con tutte le funzionalità che ne derivano. Sebbene rimanga una distribuzione orientata principalmente agli utenti desktop ed agli sviluppatori, gli strumenti per gestire, ad esempio, una piccola rete aziendale, sono comunque validi, rendendo openSUSE 42.1 una distribuzione versatile e piacevolmente completa.

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